L’ecografia senologica rappresenta un esame non invasivo del seno, semplice e sicuro. Grazie all’intervento del Dott. Enrico Pistilli, specialista in Ginecologia e Ostetricia, capiamo meglio di che cosa si tratta e come si esegue, scoprendo le differenze con la cosiddetta mammografia
Che cosa si intende per ecografia senologica?
L’ecografia senologica, conosciuta più comunemente come ecografia mammaria, è una tecnica diagnostica basata sullo studio della mammella tramite gli ultrasuoni.
La mammografia, invece, per gli stessi scopi, impiega radiazioni ionizzanti.
Quando si utilizza?
Le ragioni dell’esecuzione di questo esame sono preventive e diagnostiche.
È buona misura preventiva sottoporsi ogni anno ad ecografia mammaria fino ai 40 anni. Dopo quell’età, l’esame di prevenzione diventa la mammografia, per via delle modificazioni anatomiche e funzionali del seno.
L’esame trova indicazione ogni qualvolta la donna riferisca sintomi e/o alterazioni, tra cui:
- Dolori
- Noduli
- Fuoriuscita di liquido dal seno
- Modificazioni della simmetria del profilo
- Modificazioni della consistenza della mammella
L’ecografia mammaria può essere richiesta dopo una mammografia per valutare meglio un nodulo o un’area sospetta, oppure per visualizzare zone mal identificabili dalla mammografia.
Come si esegue?
L’esame si pratica con la donna in posizione supina.
Quindi, previa applicazione di gel, si appoggia una sonda sul seno e, con opportune pressioni ed angolazioni, viene fatta scivolare in ogni zona della mammella.
Sullo schermo appaiono le immagini da interpretare.
Quali potrebbero essere i risultati?
I risultati comprendono un’ampia gamma di risposte: si va dal quadro normale, alla presenza di aree disomogenee per la sproporzione tra i tessuti che compongono la mammella, sino alla rilevazione di formazioni nodulari più o meno grandi, più o meno dolenti, di natura benigna o sospetta, da approfondire con ulteriori esami.
In caso di quadro infiammatorio si prescrivono terapie ad hoc locali o sistemiche; invece, in presenza di noduli molto dolenti e/o benigni, si procede con la loro asportazione.
Se ci si trova davanti a un caso di noduli sospetti si approfondisce con agoaspirato, ago-biopsia oppure mammografia.