Emicrania: tutto ciò che c’è da sapere!

Emicrania: tutto ciò che c’è da sapere!

Editato da: Sharon Campolongo il 22/03/2023

L’emicrania risulta essere la forma di mal di testa più frequente. Ma quali sono i sintomi, le cause e i possibili trattamenti? Approfondiamolo con il Prof. Giovanni D’Attoma, specialista in Neuropsichiatria e Psicoterapia a Bari

Da che cosa è caratterizzata l’emicrania?

Questa tipologia di mal di testa si caratterizza da attacchi ricorrenti di cefalea che variano nella frequenza, nella loro durata ed intensità.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’emicrania è considerata la seconda patologia più disabilitante e la terza più frequente.

Si stima che il 10-12% della popolazione in generale ha sofferto di almeno un attacco di emicrania nella vita.

Come si manifesta?

La sintomatologia dell’emicrania include:

  • Dolore pulsante che colpisce più frequentemente un lato del capo (tempia, occhio, fronte), ma può essere anche bilaterale o iniziare in regione occipitale con successiva diffusione l resto del capo;ragazza con dolore alla testa
  • Nausea
  • Vomito
  • Intolleranza ai rumori (fotofobia), alla luce (fotofobia) agli odori (osmofobia).

Questi sintomi potranno essere presenti tutti o in parte (quattro su sei)

Una familiarità per emicrania è presente nel 70% dei pazienti, le donne ne soffrono più degli uomini.

L’insorgenza dell’attacco è favorita dallo stress, dal ciclo mestruale, da alcuni alimenti che incidono sulla vasodilatazione (cioccolato, alcool, formaggi, frutta secca), da farmaci, dal vento, dal freddo, da odori intensi.

Si distingue l’emicrania senza aura che corrisponde sostanzialmente ai sintomi descritti precedentemente e l’emicrania con aura in cui il dolore è preceduto da sintomi visivi (scintille, oscurità del campo visivo, ecc.), o neurologici (parestesie, emiparesi fugace, turbe del linguaggio, ecc.), a volte caduta improvvisa prima della crisi (cefalea sincopale).

 

Quali sono le cause dell’emicrania?

Attualmente, si ritiene che l’emicrania sia una patologia che coinvolge il sistema trigeminovascolare ed un gene (tuttora da scoprire) che agisca, attraverso il nucleo soprachiasmatico, sui ritmi circadiani di uno o più neurotrasmettitori (5HT, NA, CGRP) o gruppi di neuroni (locus coeruleus, PAG) che consentono l’esplosione della crisi.

Quali trattamenti vengono impiegati?

La crisi emicranica trova nell’uso dei triptani il trattamento più risolutivo: si tratta di farmaci agonisti del recettore (5-HT1A) recettori particolari della serotonina (5HT), neurotrasmettitore coinvolto nella patogenesi della patologia emicranica.

Il trattamento profilattico è consigliato negli emicranici che hanno più di due crisi al mese; i farmaci più utilizzati sono i calcioantagonisti, i betabloccanti, la metisergide, il valproato di sodio, il topiramato.

È già disponibile in Italia l’uso di anticorpi anti-CGRP: un trattamento rivoluzionario nel trattamento dell’emicrania cronicizzata.

Fra i trattamenti alternativi, si segnala l’uso del Biofeedback, l’Agopuntura, l’Auricoloterapia, l’Ipnosi e il TMS (Transcranic Magnetic Stimulation).

Neuropsichiatria infantile a Ostuni