In Italia, circa il 50% della popolazione soffre di ernia cervicale, con dolori più o meno intensi. A volte molti soggetti non asintomatici e non sanno di saperlo, ma sfortunatamente per altri è tutt’altra storia
In cosa consiste l’Ernia cervicale?
L’Ernia cervicale è una discopatia, ovvero una patologia del disco intervertebrale. In questa tipologia di Ernia si prendono in considerazione le prime 7 vertebre della colonna.
Questa patologia corrisponde a una fuoriuscita del nucleo polposo contenuto all’interno del disco intervertebrale a seguito della rottura o fratturazione di una porzione del disco. Il nucleo polposo comprime la radice nervosa o più raramente il midollo spinale se la fuoriuscita è centrale.
1º sintomo: dolore
Il primo sintomo è il dolore, che si manifesta a seguito dell’irritazione della radice nervosa, in:
- Collo, tipicamente solo da un lato;
- Tra la colonna vertebrale e la scapola:
- Lungo tutto il braccio.
Quest’ultimo, è un sintomo molto importante, poiché distingue il dolore di un possibile mal di collo da una potenziale ernia cervicale. È probabile che si parli di Ernia cervicale quando il dolore è evidente sull’avambraccio e se aumenta muovendo il collo in particolari posizioni.
2º sintomo: formicolio
Il secondo sintomo corrisponde ad un formicolio percepibile quando si accavalla la gamba comprimendo transitoriamente i nervi. È normale avvertire un formicolio lungo tutto il braccio, avambraccio e dita, poiché l’Ernia comprime il nervo appena esce dal midollo spinale. Può succedere che il formicolio sia associato ad una riduzione della sensibilità.
Quando compaiono questi sintomi significa che l’Ernia è di notevoli dimensioni e in uno stadio acuto, quindi è consigliato consultare il medico in maniera celere.
3º sintomo: debolezza
Infine, come terzo sintomo consideriamo la debolezza muscolare. Questa è causata dalla compressione del nervo cervicale che controlla quei muscoli da parte dell’Ernia. Si nota una riduzione della forza a livello della mano, tricipite e bicipite.