Gli atleti e gli infortuni al piede
Autore:Negli atleti le patologie di carattere traumatico o infiammatorio del piede rappresentano un’insidia spesso difficile da gestire. Tra le più comuni ricordiamo la fascite plantare, il neuroma, le fratture da stress e le tendiniti. L’esperto in Medicina dello Sport ce le illustra nel dettaglio
Fascite plantare
La fascite plantare è un’infiammazione dell’aponeurosi plantare del piede, ovvero di quella struttura sostanzialmente tendinea che si trova sotto il calcagno. È una patologia prevalentemente dovuta alle ripetute sollecitazioni tipiche di alcuni sport quali l’atletica leggera, il basket e la pallavolo ma non rara nemmeno nel calcio e nella danza. Oltre alla specificità del gesto tecnico può inoltre essere favorita anche da un appoggio patologico del piede, dall’uso di calzature improprie, da attività su terreni inadeguati o da allenamenti e gare condotte al limite delle proprie capacità fisiche.
Il dolore è tipicamente riferito al primo appoggio del mattino e tende, soprattutto nelle prime fasi dell’infiammazione a regredire camminando o facendo sport. L’aggravarsi della patologia porta a rendere presente il dolore durante tutta la giornata e ad accentuarsi durante lo sport fino a renderlo impraticabile. Il peggioramento dei sintomi della fascite ed il mancato rispetto di un adeguato periodo di riposo possono portare anche alla rottura parziale o sub totale della stessa fascia.
La terapia suggerita nella fase iniziale è l’uso costante del ghiaccio associato a terapie manuali e stretching attivo e passivo con terapie farmacologiche sia topiche che sistemiche. Sia nella fase iniziale che soprattutto al persistere della sintomatologia ed al cronicizzarsi della stessa è consigliato rivolgersi ad un terapista per adeguati trattamenti con elettromedicali quali laser ed ultrasuoni oppure al medico specialista per infiltrazioni eco-guidate con acido ialuronico, cortisonici o gel piastrinico. Raramente si ricorre ad una soluzione chirurgica.
Neuroma di Morton
Il neuroma di Morton è una patologia localizzata nella parte anteriore esterna del piede dovuta alle ripetute sollecitazioni del nervo sensitivo che passa tra il terzo e quarto metatarso. Il dolore è dovuto all’aumento delle dimensioni del nervo stesso determinato dalla ripetitività di microtraumatismi compressivi soprattutto a carico dell’avampiede. Il dolore è trafittivo, simile ad una scossa elettrica, anche di forte intensità ed ha la caratteristica comune di attenuarsi fino a scomparire togliendosi le scarpe. Le principali terapie conservative sono rappresentate dalle infiltrazioni con corticosteroidi e dalla realizzazione di ortesi specifiche di sostegno del piede. Se il neuroma supera i 4-5 mm è consigliato l’intervento chirurgico.
Tendiniti del piede e fratture da stress
Entrambe le patologie (tendiniti e fratture) presentano un’origine comune: microtraumi e sollecitazioni ripetute del piede come avvengono in tanti sport di corsa e di salto. Le fratture da stress colpiscono soprattutto le ossa metatarsali e rendono molto difficile la diagnosi iniziale per la subdola insorgenza di una lieve sintomatologia dolorosa che progressivamente si aggrava fino ad inibire l’attività sportiva e a rendere difficile anche la stessa camminata. La miglior terapia è la precocità della diagnosi che consente di prescrivere il riposo sportivo e lo scarico funzionale del piede. Le infiammazioni delle strutture tendinee del piede invece sono patologie meno gravi delle precedenti e riguardano prevalentemente l’entesi del peroneo e le guaine dei tendini flessori ed estensori delle dita. Oltre alle terapie farmacologiche ed all’uso degli elettromedicali diventa fondamentale la creazione di ortesi personalizzate.