Gnatologia: tutto ciò che c’è da sapere!
Si tratta di una branca dell’Odontoiatria che studia la fisiologia, le patologie e le funzioni della mandibola come la masticazione, la deglutizione, la funzione fonatoria e quella posturale. Approfondiamo questo argomento insieme al Dott. Andrea Ludovici, specialista in Odontoiatria a Roma
Di che cosa si occupa la Gnatologia?
La Gnatologia si occupa delle patologie a carico dell’occlusione e dell’articolazione temporo-mandibolare e delle strutture anatomiche ad esse correlate.
In che cosa consiste la visita gnatologica?
Durante la visita gnatologica si effettua una diagnosi approfondita di vari aspetti clinici del paziente. Infatti, lo Gnatologo effettua uno studio di tutta la storia clinica del paziente affinché possa individuare le problematiche che sono sorte durante gli anni.
Infatti, non solo vengono valutate l’occlusione e la postura della bocca, ma vengono controllati anche i muscoli masticatori e i click articolari.
Tuttavia, durante questa visita, a volte, potrebbe essere necessario realizzare esami strumentali o diagnostici. Ne è un esempio l’esame elettromiografico, che mira a valutare la qualità e l’efficienza dei muscoli.
Quali patologie vengono trattate dalla Gnatologia?
Questa branca dell’Odontoiatria tratta numerose patologie specifiche come:
- Blocco della mandibola: si tratta di difficoltà o disturbi nell’apertura o chiusura della bocca;
- Cefalea: ossia il mal di testa ricorrente;
- Bruxismo: digrignamento dei denti durante la notte;
- Usura dentale: perdita di smalto per un trauma subìto, che rende i denti più corti, ingialliti e sensibili;
- Click articolari: piccola vibrazione o rumore durante l’apertura o chiusura della bocca;
- Acufeni: fischi o ronzii alle orecchie;
- Malocclusione: cioè i disturbi dell’allineamento dei denti;
- Dolori a mandibola/mascella.
Che tipi di esami possono essere richiesti da parte di uno Gnatologo?
Durante la raccolta dei dati clinici del paziente, il Gnatologo potrebbe aver bisogno di esami strumentali o diagnostici, con lo scopo di completare il quadro clinico del paziente in questione. Tra gli esami più comuni citiamo:
- Risonanza Magnetica delle articolazioni
- Elettromiografia
- Condilografia