Hai mai sentito parlare di Pericardite?

Hai mai sentito parlare di Pericardite?

Editato da: Marta Buonomano il 13/05/2021

L’incidenza dei casi di Pericardite acuta che vengono accolti in pronto soccorso rappresenta circa il 5% delle accettazioni e lo 0,2% dei ricoveri in reparti cardiologici. La Dott.ssa Enrica Mariano, esperta in Cardiologia a Roma, ci parla di questa condizione

Che cos’è la pericardite?

ragazza che si tocca il pettoPer Pericardite si intende l’infiammazione del pericardio e cioè la membrana che circonda il cuore, composta da due foglietti separati definiti viscerale e parietale. Essa funge sia da scudo protettivo nei confronti di agenti esterni sia da “filtro” nei confronti del vissuto emotivo profondo delle persone. Non è un caso che in medicina ayurveda il pericardio sia definito come il mastro e il sovrano del cuore che risente di momenti di particolare stress psico-fisico dell’organismo e da segno di sé in momenti di particolare disequilibrium del sistema corpo mente spirito.

Quali sono i sintomi della pericardite?

La Pericardite si caratterizza per una serie di sintomi caratteristici caratterizzati da dolore pleuritico in genere localizzato alla base dell’emitorace di sinistra che si modifica con la posizione e peggiora ad esempio nella posizione sdraiata, sensazione di cardiopalmo, ambascia respiratoria e facile stancabilità.

Classificazione della pericardite

Essa può essere definita ad andamento acuto, cronico o ricorrente ed in genere un’accurata raccolta dei dati clinici e anamnestici del paziente ravvisa nei mesi precedenti una sindrome simil influenzale o un’infezione virale che colpisce frequentemente l’apparato gastrointestinale, in quanto la maggior parte dei virus gastrointestinali ha un target preferenziale nel cuore (coxsackie, echovirus, EBV). In ogni caso un fattore di rilievo clinico frequente è una generale depressione del sistema immunitario del soggetto e la comunicazione di uno stress emotivo reiterato nella vita di tali pazienti. 

Come si formula la diagnosi di pericardite?

La diagnosi si effettua quindi mediante accurata raccolta della storia clinica e conferma diagnostica con esami strumentali come ecocardiogramma ed eventualmente risonanza magnetica cardiaca soprattutto nei casi in cui si sospetta una forma di Pericardite costrittiva. 

Come si può curare la pericardite?

cuore anatomicoLa terapia delle forme virali consta di farmaci antinfiammatori e non deve mai prescindere da un accurato riposo fisico e mentale e per così dire di “reset emozionale”, si può avvalere altresì di approcci terapeutici integrati quali trattamenti osteopatici mirati alla mobilitazione del diaframma (muscolo importantissimo per la guarigione anche per analogie di localizzazione somatica del meridiano del pericardio), pratica della respirazione coerente e cosciente con yoga e pilates. 

Nei casi più gravi, la pericardite può essere ahimè il sintomo di accompagnamento di alcune malattie più serie come tumori, linfomi, malattie autoimmuni e insufficienza renale e si presenta frequentemente con l’evidenza di un versamento pericardico, cioè di un liquido sieroematico che circonda il cuore e nei casi più gravi deve essere evacuato mediante una manovra invasiva definita pericardiocentesi, che consta di una puntura a livello della parte inferiore dello sterno effettuata dopo adeguata anestesia locale ai fini del drenaggio dello stesso liquido e al miglioramento dei sintomi del paziente.

Cosa fare in caso di pericardite ricorrente?

Nei casi di Pericardite ricorrente la malattia può cronicizzare, portando infatti allo sviluppo di una cotenna ispessita che circonda e “costringe” il cuore e determina sintomi di scompenso cardiaco, che nei casi più gravi porta alla necessità di un intervento chirurgico di pericardiectomia, che consiste nell’asportazione del pericardio da parte del cardiochirurgo, intervento non scevro da rischi.

Cardiologia a Roma