Il disturbo borderline della personalità
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L’instabilità emozionale, l’impulsività e le difficoltà di relazione interpersonale sono solo alcune delle caratteristiche del disturbo borderline di personalità, da considerare maggiormente come una patologia psichiatrica che come un semplice disturbo della personalità: di seguito l’esperto in psicologia ci illustra nel dettaglio tale patologia
Il disturbo borderline della personalità comprende una serie di anomalie o disturbi legati al piano emotivo, affettivo, motivazionale e relazione da parte di un soggetto, il quale manifesta un malessere importante e persistente. Tali disturbi consistono principalmente in una marcata instabilità emozionale ed impulsiva. Il disturbo borderline colpisce l’1,8% della popolazione generale ed il numero delle donne affette è tre volte superiore a quello degli uomini.
Sintomi del disturbo borderline
Il paziente presenta una significativa instabilità affettiva dovuta a reazioni emotive difronte al rifiuto, alla critica o qualsiasi altro aspetto che può essere percepito come una ferita alla propria sfera personale. Nonostante ciò, questo sentimento dura poche ore. Sono frequenti gli scatti di ira e le difficoltà nel controllare i proprio impulsi, così come le minacce di suicido o automutilazione (per esempio, graffi cutanei autoinflitti). La sensazione di vuoto o di inutilità che si manifesta in età adolescenziale costituisce un altro sintomo legato a questo disturbo della personalità. I pazienti affetti sono maggiormente propensi al consumo di droghe, mentre tra le donne si registrano molti casi di disturbi alimentari.
Trattamento del disturbo borderline
La psicoterapia cognitivo-comportamentale, la programmazione neuro linguistica e la psicoterapia dinamica sono i trattamenti che hanno riscontrato i migliori successi clinici. In maniera analoga il gruppo degli inibitori della ricaptazione della serotoninia a dosi medie ed elevate, timoanalettici come topiramato, gabapentin, pregabalin, oxcabarzepina e neurolettici atipici come quetiapina, olanzapina, paliperidone e risperidone sono gli unici farmaci che hanno mostrato risultati convincenti nel controllo dei sintomi a breve termine, permettendo, così, uno sviluppo più semplice delle psicoterapie.
Articolo redatto in collaborazione con il Dr. Sergio Oliveros Calvo, specialistica in Psichiatria