Il disturbo da deficit dell'attenzione infanto-giovanile
Il Disturbo da Deficit di Attenzione (ADHD) è una condizione neurologica causata da una combinazione di alterazioni genetiche e influenze ambientali. Questi fattori provocano cambiamenti nella maturazione di specifiche aree del cervello responsabili del controllo dell'attenzione, dell'impulsività, dell'irrequietezza, e così via
Qual è il rapporto con l'iperattività?
Il deficit di attenzione e l'iperattività sono due aspetti della stessa medaglia. Sono spesso presenti insieme, ma uno dei sintomi prevale in alcuni casi. È inoltre possibile associare l’ADHD all'impulsività e altri disturbi correlati, come difficoltà di apprendimento e disturbi comportamentali.
Quali sono i sintomi del deficit di attenzione?
I sintomi possono variare notevolmente in base all'età. Poiché questo problema può persistere per tutta la vita, i sintomi possono cambiare nel corso del tempo.
- I bambini in età prescolare possono mostrare segni di irrequietezza, nervosismo e problemi comportamentali, oltre a difficoltà o disturbi dell'apprendimento. Durante la scuola, i problemi principali sono spesso legati alle prestazioni accademiche.
- Gli adolescenti, invece, possono sperimentare problemi comportamentali e nelle relazioni sociali.
- Negli adulti, il disturbo può manifestarsi con difficoltà sul lavoro, conflitti coniugali e problemi sociali, tra gli altri.
Come dovrebbero agire le famiglie?
L'approccio delle famiglie deve adattarsi ai sintomi e all'età del soggetto. In primo luogo, è cruciale diffondere informazioni più accurate e approfondite sulla ADHD nella società. È fondamentale sradicare i miti tradizionali che accusano i genitori in queste situazioni. Le famiglie, gli educatori e gli operatori sanitari devono acquisire consapevolezza sull'importanza della diagnosi precoce e della pianificazione di trattamenti adeguati.
Qual è il trattamento?
Il trattamento per l'ADHD dovrebbe essere una combinazione di approcci, comprendente una componente farmacologica volta a normalizzare il funzionamento dei neurotrasmettitori cerebrali menzionati in precedenza, e interventi educativi o comportamentali necessari in ogni fase della vita.