Immunodeficienze nei bambini

Immunodeficienze nei bambini

Editato da: Sharon Campolongo il 04/10/2023

Le immunodeficienze sono responsabili di infezioni ricorrenti o difficili da trattare sia nei bambini che negli adulti. Approfondiamo questo argomento grazie all’intervento del Prof. Guido Castelli Gattinara, specialista in Pediatria, Immunologia e Malattie Infettive

Che cosa sono le immunodeficienze?

Si tratta di un gruppo di patologie eterogenee in cui vi è un’incapacità del sistema immunitario di svolgere in maniera efficiente il suo ruolo di difesa dalle malattie e, di conseguenza, vi è più probabilità sviluppare infezioni più o meno gravi.

Esistono due forme di immunodeficienza:

  • Immunodeficienze primitive: si chiamano così perché vengono causate da mutazioni di singoli geni responsabili della risposta immunitaria, sono congenite e a volte ereditarie;
  • Immunodeficienze secondarie: in questo caso si tratta di forme causate da infezioni virali come l’HIV/AIDS e batteriche oppure da neoplasie o malnutrizione.
    Altre volte sono causate da farmaci (immunosoppressori) dati per curare altre malattie.

bambini che giocano con la mamma seduti sul prato

Quali sono i campanelli di allarme nei bambini?

È importante sapere che ci sono alcuni sintomi che nei bambini che possono dare l’allarme e fare sospettare la presenza di immunodeficienza.

Se il paziente pediatrico presenta almeno due dei seguenti campanelli d’allarme, bisogna rivolgersi allo specialista:

  • Bambino con ritardo di crescita o sottopeso
  • Infezione da candida orale o cutanea persistente
  • Ascessi ricorrenti della pelle o degli organi interni
  • Più di quattro otiti l'anno
  • Più di due sinusiti l'anno
  • Più di due mesi di antibiotici in un anno
  • Più di due infezioni gravi o due polmoniti in un anno
  • Necessità di terapia antibiotica per via endovenosa per eradicare un'infezione
  • Familiarità per immunodeficienza primitiva

Quali trattamenti vengono impiegati?

Il trattamento delle immunodeficienze primitive dipende dal meccanismo che le ha causate.

Esistono la terapia genica e la terapia sostitutiva con immunoglobuline.

Un’altra alternativa, per le forme più gravi, è il trapianto di midollo osseo, mediante cui vengono sostituite le cellule difettive o assenti del paziente con cellule prelevate da donatore compatibile.

Inoltre, è importantissimo che il bambino venga protetto dalle infezioni, cercando di ridurre la carica microbica nell’ambiente in cui si vive e di seguire schemi di profilassi e di trattamento con medicinali antimicrobici.

Pediatria a Roma