L’importanza di un microbiota vaginale in salute

L’importanza di un microbiota vaginale in salute

Editato da: Sharon Campolongo il 24/03/2023

Il microbiota vaginale è abitato da lattobacilli, capaci di produrre acido lattico e mantenere il pH vaginale acido per ridurre la proliferazione di agenti patogeni. Approfondiamo questo tema nel seguente articolo

Microbiota vaginale: di che cosa si tratta?

Si tratta di un insieme dei microrganismi, detti lattobacilli, che si trovano a livello vaginale. La loro presenza costituisce un importante difesa contro le infezioni.

Quando vi è un disequilibrio del microbiota vaginale, definito “disbiosi”, è molto più facile contrarre infezioni vaginali oppure alcune malattie sessualmente trasmissibili, tra cui:

  • Vaginiti da Candida
  • Vaginosi batteriche
  • HIV
  • Papillomavirus (HPV)
  • Clamidia

Quali sono i sintomi della disbiosi del microbiota vaginale?

La condizione di disbiosi del microbiota vaginale può essere asintomatica.

Tuttavia, il frequente successivo determinarsi di infezioni vaginali si rende evidente per la presenza di sintomi come:

  • Prurito
  • Bruciore
  • Secrezioni abbondanti (biancastre, grigiastre o giallastre)
  • Presenza di cattivo odore

Quali sono le cause della disbiosi del microbiota vaginale?

La disbiosi può essere causata da molteplici fattori:

  • La riduzione del numero dei lattobacilli vaginali è una causa frequente;
  • L’uso di antibiotici ma spesso non vi sono cause chiaramente identificabili;
  • Un’errata igiene intima, sia nell’utilizzo eccessivo di saponi e lavande, sia in una scarsa attenzione alla pulizia, possono facilitare l’insorgenza di infezioni, soprattutto quando facilitate da un equilibrio instabile del microbiota vaginale.

Infatti, non tutti i lattobacilli sono uguali. A livello vaginale si ritrovano solitamente 4 specie di lattobacillo: L. crispatus, L. gasseri, L. jensenii, L. iners. Tipicamente, ogni donna è caratterizzata dalla prevalenza di una di queste 4 specie.

Mentre L. crispatus risulta essere il più protettivo, L. iners ha una tendenza ad essere permissivo verso le infezioni e si accompagna spesso a Gardnerella in situazioni di disbiosi, fino a sfociare nelle vaginosi batterica.

Pertanto, conoscere quale lattobacillo caratterizza il microbiota vaginale è importante anche in ottica di prevenzione.

benessere vaginale

Come avviene la diagnosi?

La diagnosi può avvenire attraverso la semplice visita ginecologica.

Tuttavia l’esame microscopico a fresco sulle secrezioni vaginali, eseguibile durante la visita, è il metodo più rapido per eseguire una diagnosi corretta.

L’utilizzo di tamponi vaginali o cervicali può essere un approfondimento diagnostico utile in alcuni casi.

Una nuova generazione di test diagnostici molecolari ora disponibili, effettuabili tramite tampone vaginale, permette di distinguere i vari ceppi di lattobacilli, oltre che ad aumentare l’accuratezza sulle altre specie batteriche presenti.

Quali sono le cure?

Le terapie sono focalizzate sul ripristino del corretto equilibrio del microbiota vaginale.

L’assunzione di specifici probiotici per via orale e/o vaginale costituisce la modalità principale di ripristino dell’eubiosi (ossia il corretto equilibrio del microbiota vaginale), frequentemente in associazione ad una terapia antibiotica o antimicotica.

Per i casi che tendono a ripresentarsi, la terapia probiotica viene spesso consigliata a cicli, anche in prevenzione, così come un regime alimentare controllato e bilanciato che favorisca la salute del microbiota intestinale, il cui corretto equilibrio influisce positivamente sul microbiota vaginale.

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