L'intervento chirurgico di trapianto renale

L'intervento chirurgico di trapianto renale

Editato da: Serena Silvia Ponso il 11/08/2023

I pazienti che sviluppano un’insufficienza renale di grado avanzato richiedono un trattamento di rene sostitutivo (come la dialisi), che si distingue in emodialisi o peritoneale. In alternativa alla dialisi, una parte significativa di questi malati deve necessariamente sottoporsi a trapianto renale, procedimento chirurgico convenzionale

Come identificare un possibile candidato per l’intervento chirurgico di trapianto renale?

Gli studi sulla istocompatibilità sostanzialmente determinano le identità antigeniche, le quali aiutano a indentificare il ricettore più idoneo. A tal proposito, una valutazione clinica a 360 gradi permette di selezionare il miglior candidato. Nel caso in cui il trapianto avvenga da un donatore in vita, quest’ultimo si sottopone a una serie completa di analisi e visite prima di effettuare la donazione: questo procedimento permette di scongiurare la comparsa di molte patologie di tipo neoplasico, infettivo e degenerativo, dando così al donatore il via libera a potersi sottoporre all’intervento.

Come viene realizzato il trapianto renale?

Il processo di trapianto renale è un processo chirurgico convenzionale che consiste nella realizzazione di un'anastomosi vascolare, venosa o arteriale, in modo da ripristinare la funzionalità del rene, e quindi urinaria, conducendo l’urina fino alla vescica. Il trapianto renale richiede l’ospedalizzazione: inizialmente, al fine di evitare l’insorgere di complicanze; durante i primi 3 giorni dopo l’intervento, quando il paziente viene tenuto in una unità di isolamento, e successivamente, quando viene ricoverato nei reparti convenzionali per 8-10 giorni.

Trattamento post-trapianto renale

La necessità di trattamento mediante farmaci immunodepressori è una costante di tutti i pazienti che hanno subito un trapianto. Tali farmaci serviranno a evitare episodi di infezione nel paziente, il quale effettua dei controlli routinari, sostanzialmente di carattere analitico, al fine di valutare l’evoluzione delle funzionalità del rene e le dosi della cura farmacologica.

Inoltre, gli aspetti dietetici e il controllo della pressione arteriosa sono due fattori altrettanto importanti all’interno del quadro clinico. In media, il paziente che ha subito un trapianto di rene può tornare a svolgere le normali attività quotidiane, persino lavorative, in breve tempo.

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