Laserterapia in Dermatologia: utilizzi e tipologie

Il termine “laser” è un acronimo che deriva dall’inglese Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation che in italiano significa amplificazione della luce mediante emissione stimolata dalla radiazione. Pertanto, i laser risultano essere delle tecnologie complesse che emettono radiazione luminosa con una specifica lunghezza d’onda emessa da una fonte e, in base alla fonte e alla radiazione luminosa utilizzata dal laser, l’applicazione ed utilizzo in Dermatologia cambia notevolmente

Come funziona la Laserterpia in Dermatologia?

Il raggio luminoso emesso dal laser ha una certa lunghezza d’onda che va a colpire quelle componenti della pelle (cromofori) che possono assorbire quella lunghezza d’onda senza danneggiare i tessuti circostanti.

Per questo motivo, i trattamenti eseguiti con il laser sono molto precisi, consentendo di trattare l’area interessata senza creare danni alle aree da non trattare.

Inoltre, proprio per la lunghezza d’onda emessa verrà utilizzato un certo tipo di laser a seconda del trattamento da eseguire; quindi non esiste un solo laser per eseguire tutti i tipi di trattamento.

Quali sono i trattamenti più utilizzati?

A seconda della tipologia di laser è possibile trattare lesioni della pelle che non necessitano esame istologico, tra cui:

• Fibromi
• Cheratosi seborroiche
• Lentigo solari
• Verruche virali
• Capillari
• Angiomi
• Cicatrici
• Smagliature
• Tatuaggi

Il trattamento con il laser è preciso, ma può risultare fastidioso o minimamente doloroso e, a tal fine, può essere utilizzata l’anestesia locale o un anestetico in crema da applicare 15-20 minuti prima della seduta.

Generalmente, dopo il trattamento bisogna eseguire delle medicazioni indicate dal medico in quanto la pelle può essere:

• Arrossata (eritematosa)
• Gonfia (edematosa)
• Con una lieve escoriazione superficiale

È sempre meglio evitare di esporsi al sole sia prima che dopo il trattamento.

Non ci sono particolari controindicazioni, se non la presenza di dermatiti sull’area di pelle da trattare. È sempre utile parlare con il proprio medico in modo da valutare i farmaci assunti dal paziente o malattie di cui soffre.

Quali sono le differenze tra il Laser Chirurgico CO2 e il Laser CO2 Frazionato?

Il laser CO₂ che ha come specifico bersaglio l’acqua e per effetto foto-termico, ovvero per trasformazione dell’energia luminosa in calore, si ottiene un riscaldamento progressivo fino a vera e propria vaporizzazione e successiva distruzione della lesione da trattare. Per immaginare meglio ciò che fa un laser CO₂ possiamo paragonarlo ad un microonde che riscalda e poi vaporizza l’acqua degli alimenti. Il laser CO₂ può essere utilizzato come un vero e proprio bisturi per recidere o distruggere lesioni che non necessitano di esame istologico.

Quando il raggio del laser CO₂ viene suddiviso in tanti punti più piccoli si chiama “frazionato”. In questo modo l’area trattata viene colpita in punti microscopici, lasciandone intatti altri e stimola la pelle a produrre collagene ed elastina.

Grazie a questa capacità questo tipo di laser può essere utilizzato per il trattamento di cicatrici da acne, smagliature, piccole rughe (soprattutto perilabiali e perioculari) e ringiovanimento del volto.

In che cosa consiste il trattamento Laser Nd-YAG Q-Switched?

Il laser Nd-YAG è un laser che emette una radiazione con lunghezza d’onda elevata (1064 nm) in grado di arrivare in profondità nella pelle. Quando il laser Nd-YAG è Q-Switched, può produrre anche una radiazione con lunghezza d’onda inferiore (532 nm) che rimane più superficiale, oltre la lunghezza d’onda 1064 nm.

Entrambe le lunghezze d’onda colpiscono come cromofori l’emoglobina e la melanina, ma il campo di applicazione delle due cambia per la differente “capacità di penetrazione”. Con questo tipo di laser possono essere trattati:

• Capillari
• Teleangectasie
• Lentigo solari
• Tatuaggi

Dermatologia a Barletta