Le cause più frequenti dell'infertilità

Editato da: Sharon Campolongo il 14/09/2023

Un medico esperto in Procreazione Assistita, ci indica gli esami ai quali uomini e donne possono sottoporsi per verificare il proprio grado di fertilità

Prove che si possono effettuare per accertare l’infertilità

La prima prova, nel caso di coppie eterosessuali, riguarda il seminogramma, ovvero un esame che controlla la qualità del seme del paziente, ed è una prova non invasiva che osserva il numero e la motilità degli spermatozoi attraverso l’osservazione con microscopio. Un altro esame può essere effettuato tramite biopsia testicolare, che valuta l’esistenza dei vasi deferenti, cioè se gli spermatozoi sono in grado di unirsi al seme. 

Cosa fare in base ai risultati

Se il risultato di queste prove imputa la responsabilità della fertilità all’uomo, si può ricorrere, per procreare, alla fecondazione in vitro o all’ICSI (iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi), ovvero alla versione migliorata di questa tecnica, che seleziona uno a uno gli spermatozoi dell’uomo e li fa fecondare con gli ovociti della donna.  

Quando il problema non è dell’uomo

Nel caso in cui il problema dell’infertilità non si attribuisca all’uomo, è possibile far effettuare un esame del sangue alla donna, da effettuare il terzo giorno del ciclo mestruale

Se il risultato risulta essere nella norma e la coppia non riesce ancora a concepire un bambino, la donna può effettuare una Isterosalpingografia, ovvero un esame che analizza lo stato dell’utero e delle tube, per controllare anche la permeabilità di queste ultime. 

Come avviene l’isterosalpingografia?

Effettuata da un radiologo, si effettua per via vaginale: l’obiettivo è quello di capire se la donna può sottoporsi all’intervento di inseminazione artificiale.  

Passati tra i due e i quattro tentativi di inseminazione, se non hanno esito positivo, si può ricorrere alla fecondazione in vitro, con o senza ICSI. 

Altri esami che si possono effettuare

Queste sono le principali prove mediche da effettuare per accertare uno stato di infertilità, per la maggior parte dei pazienti.

Esistono però altri test che apportano maggiori informazioni, ma questi non comportano una miglioria né dell’esame diagnostico, né del successo delle terapie.  

 

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