Oftalmoplastica: cosa c'è da sapere su questa tecnica chirurgica

L’oftalmoplastica è una branca dell’oftalmologia che si occupa della chirurgia estetica e ricostruttiva delle strutture oculari e periorbitali. Comprende una serie di interventi mirati non solo a migliorare l’aspetto estetico, ma anche a risolvere problemi funzionali che possono compromettere la visione e il benessere dell’occhio. Ce ne parla il nostro Oculista a Roma.

Cos'è l'oftalmoplastica?

L’oftalmoplastica, conosciuta anche come chirurgia oculoplastica, è una disciplina altamente specializzata che si focalizza sulla chirurgia dei tessuti perioculari, tra cui le palpebre, le orbite e i dotti lacrimali. Questa tecnica può essere applicata sia per scopi estetici, come nel caso della blefaroplastica, sia per ragioni mediche, come la correzione di difetti palpebrali e altre problematiche oculari.

Le principali condizioni trattate con l’oftalmoplastica

Ecco una panoramica delle principali condizioni che possono beneficiare dell’oftalmoplastica:

• Blefaroplastica: la procedura estetica più comune nell’ambito oculoplastico. Rimuove l’eccesso di pelle o grasso dalle palpebre, migliorando l’aspetto estetico e in alcuni casi la visione, soprattutto quando l’eccesso cutaneo interferisce con il campo visivo.
• Ptosi palpebrale: condizione caratterizzata dall'abbassamento della palpebra superiore, che può limitare la visione e alterare l’aspetto del viso. La chirurgia per la ptosi ha l’obiettivo di sollevare la palpebra, migliorando sia la funzione visiva sia l’aspetto estetico.
• Entropion ed ectropion: due disturbi della posizione palpebrale, dove l’entropion è la rotazione della palpebra verso l'interno, mentre l’ectropion è la sua rotazione verso l’esterno. Entrambe le condizioni possono causare disagio e compromettere la salute dell’occhio, richiedendo una correzione chirurgica per migliorare il comfort e la protezione oculare.
• Tumori delle palpebre: l'oftalmoplastica è utile anche per il trattamento di tumori benigni o maligni delle palpebre. La chirurgia rimuove il tessuto tumorale e, nei casi più complessi, può essere seguita da una ricostruzione palpebrale per preservare l’aspetto e la funzionalità dell’occhio.

La chirurgia estetica e ricostruttiva per l'invecchiamento oculare

Con l’avanzare dell’età, la zona perioculare è una delle aree più soggette a cambiamenti estetici. La perdita di tonicità dei tessuti e l’eccesso di pelle palpebrale sono tra i principali segni di invecchiamento oculare. L’oftalmoplastica può intervenire per ridurre questi segni, migliorando sia l’estetica che il comfort del paziente. Oltre alla blefaroplastica, altri interventi, come la rimozione di accumuli di grasso o la correzione delle sopracciglia possono contribuire a ringiovanire l’aspetto dello sguardo.

Preparazione e recupero

Prima di sottoporsi a un intervento di oftalmoplastica è essenziale eseguire una visita completa con l’oftalmologo, per valutare eventuali controindicazioni e scegliere la tecnica più adatta. La procedura può essere eseguita sia in anestesia generale sia in anestesia locale, sulla base della complessità dell’intervento.

Il recupero varia in base al tipo di intervento: in generale, si può tornare alle normali attività quotidiane dopo una settimana, ma il pieno recupero della funzionalità e dell’aspetto può richiedere qualche mese. È importante seguire scrupolosamente le indicazioni del medico per garantire una corretta guarigione.

Quali sono i benefici e rischi dell’oftalmoplastica?

Come ogni procedura chirurgica, anche l’oftalmoplastica presenta benefici e rischi. I principali benefici includono il miglioramento estetico e funzionale delle palpebre, con effetti positivi sia sulla visione che sulla qualità di vita. Tuttavia, i rischi, sebbene rari, possono includere infezioni, cicatrici visibili o lievi asimmetrie.