Onicodistrofia: quando l’unghia cambia forma

Onicodistrofia: quando l’unghia cambia forma

Editato da: Marta Buonomano il 07/07/2023

Il Dott. Ferruccio Boffi, esperto in Chirurgia Generale a Roma, ci spiega come intervenire in caso di distrofia dell’unghia

Che cosa vuol dire onicodistrofia?

Con il termine di onicodistrofia (o distrofia dell’unghia) si comprende un vasto ed eterogeneo gruppo di patologie del complesso ungueale – sia congenite che acquisite – caratterizzate dalla deformazione delle unghie.

È evidente, da quanto detto, che tale deformazione – a seconda della patologia che la determina – può assumere numerosi aspetti: può riguardare lo spessore dell’unghia, il suo colore, la sua superficie (rugosa, solcata da striature longitudinali o trasversali, con infossature) o la sua forma (bombata, convessa, sepimentata o fessurata, “a pinza” o “a tegola”, ecc.).

Tralasciando le forme congenite, la causa di gran lunga più comune di onicodistrofia è la micosi, seguita dalla psoriasi. Più distanziate seguono le infezioni batteriche, il Lichen, il Pemfigo, nonché i traumi, le lesioni da agenti chimici (acidi, solventi, ecc.) e le lesioni “autoindotte” (es. da grattamento).

Un cenno a parte meritano le forme dovute a neoformazioni dei tessuti periungueali (esostosi della falange ossea, tumori cutanei, cisti, tumori glomici) che possono esercitare una pressione sull’unghia fino a deformarla.

Come di manifesta?

La deformazione dell’unghia - al di fuori delle forme congenite e di quelle traumatiche – è solitamente lenta e progressiva, tanto che spesso il paziente si accorge di essa (soprattutto se riguarda le unghie dei piedi) solo quando è già in fase avanzata, o quando la deformità provoca dolore per compressione dei tessuti circostanti.

Parlando delle forme di onicodistrofia dovute a micosi (come detto, le più comuni), l’unghia inizia a ispessirsi, cambiando colore (che può variare dal biancastro, al giallognolo fino al bruno), per poi distaccarsi dal letto ungueale (segno caratteristico delle forme micotiche!) o accartocciarsi su sé stessa in senso longitudinale (unghia “a tegola” o “a pinza”). Tranne che nelle micosi susseguenti a un trauma da schiacciamento (con iniziale formazione della cosiddetta “unghia nera”, dovuta alla formazione di un coagulo di sangue rappreso, cui segue la micosi), l’infezione fungina inizia su un lato dell’unghia, per poi diffondersi a tutta la lamina ungueale.

La diagnosi è essenzialmente differenziale, nel senso che va innanzitutto individuata la causa alla base dell’onicodistrofia. Alcune forme possono essere diagnosticate già ad una prima visita (sempre indispensabile!), ma più spesso si deve ricorrere a esami diagnostici più accurati (esame micologico e/o colturale, ecografia, RM, biopsia, ecc.).

È possibile prevenirla?

La prevenzione è ovviamente legata alle cause ed è quindi possibile solo quando queste sono locali. In generale, una corretta cura e igiene delle unghie, unita ad un frequente controllo di esse, nonché l’uso di scarpe comode e traspiranti, sono alla base di qualunque strategia preventiva. Altrettanto importante è evitare sport o attività che possano esporre le unghie al rischio di traumi. In particolare, nella prevenzione delle micosi è importante mantenere le estremità sempre ben pulite e asciutte!

Dott. Boffi, come si può curare l’onicodistrofia?

Anche la terapia varia a seconda della causa, e non sempre è facile o possibile. Nelle forme sistemiche (Psoriasi, Lichen, ecc.) la cura riguarderà ovviamente la malattia di base, mentre una terapia antibiotica mirata sarà possibile nelle forme batteriche.

Le micosi ungueali rappresentano invece un problema spesso di non facile soluzione: lacche, lozioni o pomate antimicotiche locali molto raramente sono risolutive, mentre i farmaci antimicotici per bocca o per via iniettiva sono gravati da frequenti effetti collaterali e interazioni con altri farmaci, ed inoltre portano a guarigione non più del 50% dei casi. Più efficace si è dimostrato un trattamento combinato chirurgico-farmacologico, consistente nell’asportazione chirurgica dell’unghia con accurata toilette del letto ungueale, seguita dall’applicazione quotidiana e prolungata di un antimicotico locale.

Chirurgia Generale a Roma