Problema piedi piatti: risponde l’ortopedico
Con “piedi piatti” si intende una condizione del piede per la quale l’arco plantare mediale risulta essere più basso della norma o del tutto assente. Per questa ragione, chi ha i piedi piatti tende ad appoggiare la parte centrale interna del piede completamente al suolo. Ma perché è importante non sottovalutare il problema? Risponde il Dott. Paolo Ceccarini, specialista in Ortopedia e Traumatologia
Piedi piatti: di che cosa si tratta e com’è la situazione in Italia?
I piedi piatti sono caratterizzati dalla riduzione dell’arco plantare. Non si tratta di una condizione patologica di per sé, ma può causare dolore e problemi di postura.
In Italia, come anche in Europa, i “piedi piatti” sono una caratteristica comune e rappresentano un problema che interessa molte persone di tutte le età.
Quali sono le cause dei piedi piatti?
Le cause dei piedi piatti possono essere congenite o acquisite. Tra le cause congenite si annoverano malformazioni congenite del piede o predisposizione familiare, mentre tra le cause acquisite si annoverano la debolezza muscolare, l'obesità, l'invecchiamento e alcune patologie infiammatorie.
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Quali sono i sintomi e perché è importante non sottovalutarli?
I sintomi dei piedi piatti possono manifestarsi con dolore ai piedi, alle ginocchia, alla schiena e stanchezza alle gambe, e non è consigliabile sottovalutarli perché possono causare problemi di postura, dolore e limitazioni funzionali.
Come avviene la diagnosi dei piedi piatti?
La diagnosi di piedi piatti avviene attraverso un esame clinico completo che può includere la valutazione dell'andatura, la valutazione dell'arco plantare e dei muscoli del piede e delle gambe.
In alcuni casi può essere necessario eseguire una radiografia sotto carico o una risonanza magnetica per confermare la diagnosi e valutare l'estensione della patologia.
Come si possono curare i piedi piatti?
I piedi piatti possono essere trattati in modo conservativo o chirurgico, a seconda della gravità della situazione. La terapia conservativa può comprendere l'uso di plantari personalizzati, esercizi specifici per i piedi e le gambe, e fisioterapia.
La terapia chirurgica viene utilizzata solo nei casi selezionati e può includere interventi di osteotomia o artrodesi. Nei bambini è possibile eseguire interventi correttivi mini-invasivi mediante artrorisi. La terapia più adatta ad ogni paziente viene scelta in base alla gravità della situazione e alle esigenze del paziente.
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