PRP in Ginecologia: come funziona?
Il Plasma Ricco di Piastrine o PRP non solo si utilizza in Ortopedia, Dermatologia e Oculistica, ma anche in Ginecologia. Vediamo insieme al Prof. Antonio Colicchia, esperto in Procreazione Assistita, di che cosa si tratta e come si esegue
Per chi viene utilizzato il trattamento PRP?
Quando una donna intraprende il percorso di fecondazione assistita, sia omologa sia eterologa, può andare incontro a ripetutiti insuccessi dopo il transfer embrionario a causa della poca qualità dell’endometrio.
Infatti, molto spesso, le donne soffrono di “endometrio sottile”, ossia una condizione in cui l’endometrio non cresce più di 4/5 mm rispetto al minimo stabilito di 7 mm.
Pertanto, vi è una riduzione della possibilità della riuscita dell’impianto.
È in questo caso che si può ricorre al trattamento con Plasma Ricco di Piastrine (PRP), dato che è in grado di stimolare la crescita e la rigenerazione dei tessuti.
Come si esegue?
Questa tecnica consiste nell’inserimento di plasma ricco di piastrine nella cavità uterina.
Le piastrine sono le cellule del sangue che hanno la funzione dii riparare i tessuti danneggiati da lesione o ferita.
In seguito a un prelievo di sangue di 20 cc alla paziente, viene centrifugato durante alcuni minuti e viene prelevato un concentrato di piastrine, che si immette in utero mediante un semplice cateterino.
Il processo è indolore e si ripete due volte insieme al ciclo del transfer embrionario, stimolando la crescita endometriale.
Quanto è efficace?
Secondo alcuni importanti pubblicazioni scientifiche, vi sono ottime percentuali di successo nelle pazienti con precedenti ripetuti fallimenti d’impianto.
Infatti, questa tecnica si è dimostrata molto più efficace rispetto ad altri trattamenti alternativi come aumento dei dosaggi degli estrogeni orali, ai quali si aggiungono i cerotti trans dermici, i gel o le schiume contenenti estrogeni.
Il PRP stimola localmente i tessuti e causa una rigenerazione. Si realizzano due applicazioni a distanza di alcuni giorni e si monitora la crescita dell’endometrio tramite l’ecografia.