Come migliorare le percentuali di successo nei trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita
La Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) rappresenta una speranza concreta per molte coppie che desiderano avere figli ma che incontrano difficoltà nel concepimento. Le tecniche di PMA sono in continua evoluzione, e i loro tassi di successo possono variare significativamente da centro a centro in base a diversi fattori. Questo articolo esplorerà i principali aspetti che influenzano le percentuali di successo nei trattamenti di PMA e fornirà una panoramica sulle probabilità di gravidanza cumulativa.
Fattori determinanti per il tasso di gravidanza nelle tecniche di PMA
I tassi di successo della PMA variano a seconda dell’età della donna e vanno dal 45% circa per le donne con età inferiore ai 36 anni poi in diminuzione fino ad azzerarsi alla soglia dei 45. Questi valori possono sembrare bassi, ma se paragonati con i tassi di gravidanza nei rapporti spontanei ed in coppie fertili sono quasi il doppio di quello che la natura offre alla specie umana.
È importante però ricordare che molte variabili possono influenzarli. Tra i fattori più determinanti troviamo:
- Età della donna: come già ricordato la capacità riproduttiva della donna diminuisce con l'età. Questo è dovuto principalmente alla genetica ovocitaria che peggiora con il progredire dell’età dando luogo ad una diminuzione delle percentuali di gravidanza e un un incremento degli aborti spontanei. Anche la qualità degli spermatozoi incide sulla possibilità di fecondazione e quindi sul raggiungimento di una gravidanza.
- Qualità dei gameti: abbiamo detto della qualità e la quantità degli ovociti e degli spermatozoi. Uno dei problemi più importanti è legato alla qualità ovocitaria nelle donne che presentano endometriosi.Questa patologia incide direttamente sull’ovocita rendendolo meno capace di divisione e crescita dopo la fecondazione.
- Fattore tubarico: è una della cause piu frequenti di sterilità, ma anche quella meno diagnosticata.Infatti il controllo della pervietà tubarica mediante isterosalpingografia ci dice solo se le tube sono aperte o chiuse ,ma non dice nulla sulla loro funzione di trasporto degli ovociti. Le tube possono infatti essere aperte ,ma non funzionanti e per questo che sarà consigliata una tecnica di fecondazione in vitro (ICSI)
- Condizioni uterine: anomalie morfologiche dell'utero, come miomi o polipi, come anche l’adenomiosi che è l’altra faccia dell’endometriosi questa volta a livello uterino, possono ostacolare l'impianto dell'embrione e aumentare il rischio di aborti.
- Stile di vita: fattori come fumo, consumo di alcol e stress possono influenzare negativamente la fertilità sia maschile che femminile.
Quando la PMA ha maggiori possibilità di successo?
La scelta della tecnica di PMA più appropriata è fondamentale per aumentare le probabilità di successo. Le principali tecniche includono:
- Inseminazione Intrauterina (IUI): consigliata per coppie con problemi lievi di infertilità. Ha un tasso di successo inferiore (circa 8-10%) rispetto alle tecniche di II livello, ma è meno invasiva.
- Fecondazione In Vitro (FIV): consente di controllare l'intero processo di fecondazione. Il tasso di successo della FIV può variare dal 38% al 50% per ciclo, aumentando fino al 79,9% dopo tre cicli.
- Iniezione Intracitoplasmatica di Spermatozoi (ICSI): utilizzata ormai nel quasi il 100% delle coppie che sono indirizzate verso la fecondazione in vitro, risolve anche i problemi di infertilità maschile.
Ogni tecnica ha i suoi vantaggi e svantaggi, e la scelta dipende dalle specifiche esigenze della coppia.
La probabilità cumulativa di gravidanza nella PMA: di cosa si tratta?
Un concetto chiave da comprendere è la probabilità cumulativa di gravidanza, che rappresenta le possibilità di ottenere una gravidanza attraverso più cicli di trattamento. Ad esempio, se il primo ciclo di FIVET\ICSI ha una probabilità di successo del 38%, la probabilità aumenta con i cicli successivi. Questo significa che più tentativi si fanno, maggiori sono le probabilità di successo.
Definizione di tasso di successo nella Fecondazione Assistita
Quando si parla di tasso di successo nella PMA, è importante distinguere tra diversi indicatori:
- Test di gravidanza positivo o gravidanza biochimica: indica che l'embrione si è impiantato correttamente nell'utero, solitamente verificato attraverso un test beta-hCG positivo 14 giorni dopo il trasferimento dell'embrione.
- Gravidanza clinica: si riferisce alla conferma della gravidanza con rilevazione del battito cardiaco fetale mediante ecografia, che avviene generalmente alla 6a settimana di gravidanza.
Il successo della PMA non si misura solo con il raggiungimento di una gravidanza, ma anche con la nascita di un bambino sano. Per questo motivo, è essenziale considerare non solo il tasso di gravidanza, ma anche i rischi di aborto e le complicanze ostetriche.
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Conclusioni
Comprendere le percentuali di successo e i fattori che influenzano le tecniche di PMA è cruciale per le coppie che considerano questa opzione. Con la giusta guida medica e una conoscenza approfondita delle proprie condizioni, è possibile aumentare le probabilità di realizzare il desiderio di una gravidanza. La PMA rappresenta una strada complessa ma promettente verso la genitorialità, offrendo speranza a molte coppie che altrimenti potrebbero trovarsi senza soluzioni.