Psicoterapia di Gruppo: a che cosa serve?

Autore: Dott.ssa Giuditta Cippone
Pubblicato:
Editor: Sharon Campolongo

Scopriamo insieme alla Dott.ssa Giuditta Cippone, specialista in Psicologia, Psicoterapia Individuale e di Gruppo, come cos’è e come funziona la Psicoterapia di Gruppo e i suoi campi di applicazione

Perché nasce la Psicoterapia di Gruppo?

La Psicoterapia di Gruppo, anche detta Gruppoanalisi, a seconda degli autori di riferimento, nasce nella seconda metà del ventesimo secolo in Inghilterra, in conseguenza della necessità di curare un gran numero di militari reduci dalla Seconda Guerra Mondiale, soprattutto con diagnosi di disturbo post-traumatico.

Che differenza c’è tra la Psicoterapia di Gruppo e quella Individuale?

Bion e Foulkes, i teorici di questa tecnica analitica, considerarono il gruppo come un’entità con una vita mentale indipendente e delle dinamiche proprie, tipiche del gruppo.pazienti si danno la mano

La gruppoanalisi si differenzia dalla psicoterapia Individuale in quanto il setting non è più uno a uno, ma al suo posto c’è il gruppo dei partecipanti. Non si basa su una relazione duale nella quale si attiva il transfert e il controtransfert, ma si stabilisce un transfert multiplo.

Inoltre, il tempo non è più di 50 minuti, come durante la terapia individuale, ma di un’ora e mezza.

Infine, essendo formato da più persone, si attivano relazioni multiple e non solo quella paziente-terapeuta.

In che cosa consiste la Psicoterapia di Gruppo?

La Psicoterapia di Gruppo consiste in incontri periodici settimanali di circa un’ora e mezza per un tempo medio/lungo. Gli incontri si svolgono nello stesso giorno e alla stessa ora tutte le settimane. I gruppi sono composti mediamente da un numero che varia da 5 a 9 persone, condotti da uno Psicologo-Gruppoanalista.

Le persone che partecipano al gruppo hanno una sofferenza psichica non necessariamente comune, dato che i gruppi possono essere monotematici oppure contemplare vari tipi di disturbi.

Solitamente si tratta di persone capaci di partecipare al compito fondamentale del gruppo, ossia attivare comportamenti interpersonali positivi per se stessi e per gli altri e di svolgere un’azione costruttiva all’interno del gruppo. Infatti, si attiva una relazione multipersonale che riguarda il “qui e ora”, che stimola il rispecchiamento tra i membri del gruppo, la risonanza e l’esperienza emotiva condivisa.

Il setting gruppoanalitico genera una propria matrice, un sistema di riferimento interno, una sua cultura ed un suo pensiero. Lo scambio reciproco e il confronto, non giudicante, donano al gruppo un carattere terapeutico e curativo.

Le psicopatologie per cui è indicata sono:

  • Disturbi d’ansia
  • Attacchi di panico
  • Depressione minore e/o reattiva
  • Disturbi post-traumatici da stress
  • Dipendenze affettive
  • Sindrome di burn out

Dott.ssa Giuditta Cippone
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