Radioterapia e tumore al seno: un trattamento totalmente sicuro!
Il tumore al seno è la patologia tumorale più comune nel genere femminile. Con il progresso tecnologico si sono sviluppate forme di radioterapia estremamente efficaci e sicure. Il Dott. Domenico Genovesi, esperto in Radioterapia a Chieti, ce ne parla in questo articolo
Tumore alla mammella e Radioterapia
Il tumore della Mammella è il primo tumore percentualmente più diagnosticato nel sesso femminile (circa il 30% dei tumori totali).
Grazie allo screening con Mammografia, che è assolutamente raccomandato dal compimento del 50° anno di età nelle donne con una frequenza annuale, e grazie alla molteplicità delle cure oncologiche (chirurgia, chemioterapia, radioterapia, terapia ormonale) è oggi un tumore con elevate probabilità di guarigione.
La Radioterapia è il trattamento standard sistematico e quindi sempre indicato dopo la Chirurgia conservativa della mammella (intervento di quadrantectomia). Dopo un intervento chirurgico radicale sulla mammella (intervento di mastectomia), la Radioterapia è indicata nel trattamento post-operatorio solo quando il tumore ha raggiunto dimensioni ≥ 5 cm e/o i linfonodi ascellari asportati e positivi sono in numero maggiore o uguale a 4, oppure se anche solamente un linfonodo mostra, all'esame istopatologico, un'estensione extra capsulare. In questi casi di tumori mammari particolarmente avanzati, oltre all'irradiazione mammaria, è raccomandabile eseguire anche una Radioterapia di profilassi sui linfonodi della regione claveare omolaterale.
Cosa aspettarsi dalla Radioterapia per il tumore al seno?
La tecnica Radioterapica del tumore al seno è prevalentemente definita "tangenziale", vale a dire con utilizzo di due angolazioni di fasci di irradiazione laterale e mediale che distribuiscono la dose terapeutica mammaria in modo tangenziale. Il processo consta di 2 fasi:
- La prima fase consta nella preparazione al trattamento radiante con la definizione della posizione della paziente sul lettino (generalmente supina con le braccia in abduzione sopra la testa), nell'esecuzione di una TAC di tutto il seno in questa posizione di trattamento e nella definizione dei volumi bersaglio da irradiare e degli organi sani adiacenti da risparmiare (cuore per il seno di sinistra, fegato per il seno di destra, polmone, testa omerale, plesso brachiale omolaterali alla mammella interessata). La preparazione del piano di cura Radioterapico deve indicare quali e quanti angoli il macchinario (chiamato Acceleratore Lineare) di trattamento deve assumere per irradiare in modo balisticamente preciso il volume mammario risparmiando gli organi sani adiacenti.
- La seconda fase consiste nell'esecuzione vera e propria della prima seduta di trattamento Radioterapico. L'intero ciclo consisterà in sedute giornaliere (dal lunedì al venerdì) della durata media di 15 minuti ciascuna. Le moderne tecniche di Radioterapia consentono oggi un'irradiazione ancora più precisa e meno dannosa attraverso una modulazione di intensità (IMRT) dei fasci di irradiazione e permettono trattamenti più brevi ovvero 16 sedute anziché le 25-30 sedute classiche con la medesima efficacia terapeutica.
La Radioterapia, una cura senza rischio!
Gli effetti collaterali del trattamento radioterapico sono oggi infrequenti proprio in considerazione della evoluzione tecnologica della moderna Radioterapia e può consistere, in modo prevalente e quasi esclusivo da un eritema cutaneo della sede trattata (generalmente risolvibile con pomate di uso topico idratanti e cortisoniche).
Molto rari e assolutamente infrequenti possono verificarsi danni polmonari o cardiaci. Nessuna conseguenza su un futuro possibile allattamento della donna in quanto le radiazioni ionizzanti utilizzate in Radioterapia non presentano in alcun modo radioattività. La gravidanza in atto rappresenta invece una controindicazione all'esecuzione del trattamento radioterapico.