Reflusso gastroesofageo: combattilo con uno stile di vita sano!
Il reflusso gastroesofageo colpisce circa il 10-20% della popolazione in Europa e si verifica per la risalita dei succhi gastrici in esofago fino alla faringe ed alla laringe. Il Dott. Nicola Castaldini, esperto in Medicina Interna a Forlì-Cesena, ci spiega come combatterlo
Cos’è il reflusso gastroesofageo?
Il reflusso gastroesofageo è una condizione dovuta a molteplici fattori, tra cui quelli alimentari, funzionali, anatomici, farmacologici e ormonali. Il tono dello sfintere esofageo inferiore, che collega l’esofago allo stomaco, rappresenta una barriera contro il reflusso: con l’apertura dello sfintere per consentire il passaggio di acqua e cibo, la pressione in quest’area si riduce comportando la risalita di materiale acido e non-acido fino all’esofago (anche in condizioni normali). Si parla di reflusso gastroesofageo quanto la sua durata e la sua quantità superano una determinata soglia.
Come riconoscere il reflusso gastroesofageo?
I sintomi di questa condizione possono essere tipici, come il bruciore a livello retrosternale irradiato alle scapole, al collo o alle orecchie e rigurgito acido in bocca (liquido amaro o acido in bocca) o atipici, come: asma, problemi di insonnia, otite, dolore al torace, singhiozzo, nausea, difficoltà nel digerire e nel deglutire, tosse e raucedine, riduzione del tono di voce e laringite in forma cronica.
Perché preoccuparsi?
Anche se nella maggior parte dei casi non provoca lesioni, il reflusso nel 30-35% dei casi si complica con erosioni all’esofago, mentre nel 3-5% dei casi può dare origine ad ulcere. La diagnosi, in prima istanza, è prevalente clinica e può essere confermata da esami strumentali come laringoscopia, pH-metria ed esofagogastroduodenoscopia.
Combattere il reflusso con lo stile di vita
Le abitudini consigliate, valide in generale per tutti ma che possono essere modificate dal medico di fiducia o dal proprio nutrizionista, sono:
- Cucinare al forno, al vapore, ai ferri o lessando gli alimenti, evitando fritti e soffritti. Sono consentiti anche arrosti e cotture in un umido purché non troppo conditi;
- Percorrere almeno 2 km a piedi o 12 km in bici ogni giorno;
- Per le donne, bere regolarmente e prima dei pasti 2 L d’acqua, possibilmente non gassata, ogni giorno (gli uomini dovrebbero berne 2,5). Evitare di bere troppa acqua dopo cena;
- Controllare il peso corporeo;
- Sollevare la parte vicino alla testiera del materasso di circa 30º (meglio se si utilizzano cunei al posto dei cuscini);
- Evitare di indossare body o cinture molto strette;
- Evitare minestre e cibi densi durante la sera;
- Andare a letto dopo almeno 3 ore dalla fine del pasto;
- Evitare sport troppo faticosi o sforzi violenti;
- Eseguire 5 pasti al giorno, masticando bene il cibo ed evitando di parlare quando si mangia;
- Evitare bevande troppo calde o troppo fredde.
Quali sono i cibi da evitare?
I cibi da evitare il più possibile sono: alimenti fritti, bevande gassate, aceto, menta, brodo di carne, tè e caffè. È inoltre sconsigliata l’assunzione di:
- Formaggi piccanti o grassi;
- Minestre e sughi confezionati;
- Carne affumicata o sott’olio, carne grassa o fritta, selvaggina, insaccati e salumi (tranne prosciutto e bresaola);
- Pesce grasso, in scatola o affumicato;
- Uova fritte o sode;
- Peperoni, cavoli, rape, crauti, pomodori e altre verdure;
- Dolci di pasticceria o industriali, cioccolato, gelati e chewing gum;
- Alcol e liquori;
- Agrumi e succhi di frutta;
- Spezie, mostarda, dado, burro, margarina, strutto, lardo.
Quali cibi, invece, sono consentiti?
I cibi che possono essere assunti in caso di reflusso gastroesofageo sono:
- Formaggi freschi, latte intero o scremato, parmigiano o grana;
- Pane, fette biscottate, grissini e cracker;
- Pasta e riso (conditi con olio extravergine e pomodori freschi o pelati), semolino, minestre con brodo vegetale e zuppe di verdura (da consumare preferibilmente a pranzo, evitando liquidi la sera);
- Prosciutto crudo e cotto, bresaola;
- Pesce fresco o surgelato, non grasso;
- Carne magra di vitello, manzo, coniglio, tacchino e pollo (togliendo la pelle dopo la cottura);
- Uova in camicia o alla coque;
- Verdure cotte (quelle che vengono tollerate meglio sono asparagi, patate, carote, zucchine e fagiolini);
- Frutta matura cotta o passata;
- Biscotti secchi, miele, marmellate, budini al latte;
- Acqua non gassata.