Salute delle unghie: perché consultare un Medico Chirurgo?

Salute delle unghie: perché consultare un Medico Chirurgo?

Editato da: Marta Buonomano il 18/07/2020

Podologo, ortopedico o chirurgo? Il Dott. Ferruccio Boffi, esperto in Chirurgia Generale a Roma, ci spiega a chi dobbiamo rivolgerci in caso di problemi alle unghie

Quali sono le principali patologie che colpiscono le unghie dei piedi?

Le unghie dei piedi sono soggette a numerose patologie. Quelle più frequenti sono:

Traumi

I traumi - data la particolare esposizione delle unghie dei piedi, specie quelle degli alluci – sono piuttosto frequenti. Possono derivare da traumi diretti, sia da schiacciamento che da avulsione, come pure da microtraumi ripetuti.

I primi possono provocare la formazione di un ematoma subungueale (la classica “unghia nera”), oppure la rottura o il distacco parziale o completo dell’unghia, fino alla sua avulsione. Anche i microtraumi (es. quelli da scarpe troppo strette o corte) possono provocare la formazione di ematomi subungueali. Questi, quando sono massivi (interessano cioè tutta l’unghia) e soprattutto quando sono dovuti a traumi violenti (come la caduta di un oggetto pesante sul dito) possono essere particolarmente dolorosi: in tal caso, per far cessare il dolore, è spesso sufficiente forare l’unghia in modo da permettere l’evacuazione dell’ematoma.

In ogni caso, poiché l’ematoma provoca la perdita di contatto tra letto e unghia, è importante prevenire la penetrazione di spore micotiche in tale spazio, sia mantenendo pulita e asciutta la zona, sia applicando precocemente farmaci antimicotici.

Unghia incarnita

L’unghia incarnita (o onicocriptosi) è una affezione piuttosto comune, dovuta essenzialmente a un errato taglio delle unghie (ma può essere anche legata alla rottura accidentale di un angolo dell’unghia) e favorita dall’uso di calzature strette.

Nelle fasi iniziali, prima cioè che si formi il “granuloma”, può essere trattata conservativamente favorendo, con opportune manovre, la crescita e la fuoriuscita dell’angolo incarnito (che non va mai tagliato!), ma nelle fasi avanzate è di competenza del chirurgo, che può, a seconda dei casi, decidere di rimuovere l’intera lamina ungueale (ma le recidive sono frequenti!) oppure inserire degli appositi tutori (c.d. “onicoplastica con tutore”) che, separando l’unghia dal tessuto circostante, permettono la fuoriuscita dell’angolo incarnito.

Micosi dell’unghia

La micosi dell’unghia è un’altra affezione molto comune, soprattutto al di sopra dei 40 anni. È dovuta a miceti (funghi) che solitamente risiedono come saprofiti sulla cute, e che, in particolari condizioni (difese immunitarie scadute, distacco post-traumatico dell’unghia dal suo letto, scarsa igiene, sudorazione eccessiva, umidità, ecc.) diventano patogeni, moltiplicandosi e invadendo l’unghia e il letto ungueale, provocando così un ispessimento e conseguente distrofia e discromia (alterazione del colore) delle unghie.

Purtroppo la cura dell’onicomicosi non è semplice, in quanto i miceti si annidano al di sotto dell’unghia, e ciò impedisce ai farmaci antimicotici (creme, lacche o lozioni) applicati al di sopra di questa, o anche ai suoi bordi, di raggiungerli efficacemente. Anche gli antimicotici per bocca non danno risultati esaltanti, riuscendo a guarire non più del 50% dei casi, ed inoltre provocano spesso non trascurabili effetti collaterali, aggravati dalla lunga durata (oltre 6-8 mesi) della terapia.

Per tali motivi si tende attualmente a usare un trattamento combinato chirurgico-farmacologico, rimuovendo chirurgicamente la lamina ungueale, eseguendo quindi un’accurata toilette chirurgica del letto e della matrice ungueali e applicando poi sul letto così scoperto e deterso i farmaci antimicotici per uso locale. L’applicazione di tali farmaci deve essere proseguita fino alla completa ricrescita dell’unghia. Con tale trattamento si riesce ad ottenere circa l’80% di guarigioni definitive.

Onicodistrofia

Per quanto riguarda l’onicodistrofia, intendendosi con tale termine l’alterazione dell’aspetto e del colore delle unghie determinato da numerose patologie sia congenite che acquisite, infettive o degenerative, non è possibile parlarne in maniera esaustiva in questa breve disamina.

Perché, generalmente, ci si rivolge ad un podologo?

Il podologo è spesso la prima persona che viene in mente quando ci si accorge di avere un problema alle unghie dei piedi. Purtroppo però solo in pochi casi (primissime fasi dell’onicocriptosi o piccole rotture accidentali delle unghie) questi è in grado di risolvere il problema in modo efficace.

Quella del Podologo, infatti, è una professione sanitaria riabilitativa (così riconosciuta dal Ministero della Sanità) che si può esercitare dopo il conseguimento della Laurea triennale in Podologia. Non essendo però un laureato in Medicina e Chirurgia, il Podologo non è in grado (e la Legge glielo vieta) di eseguire diagnosi nonché trattamenti anche minimamente invasivi!

Il podologo quindi dovrebbe affiancare il chirurgo o l’ortopedico, eseguendo i trattamenti riabilitativi che questi hanno prescritto al paziente, come pure seguire il paziente nel post-operatorio, sempre sotto controllo medico.

In modo autonomo può eseguire trattamenti conservativi o di base (corretto taglio delle unghie, abrasione incruenta di callosità del piede, applicazione di prodotti protettivi della cute e delle unghie, ecc.) purché non comportino uso di anestetici o interventi cruenti o invasivi: qualora si accorga che potrebbe servire un intervento anche minimamente invasivo, oppure fare una appropriata diagnosi, dovrebbe inviare il paziente ad un medico (dermatologo, chirurgo o ortopedico).

Come cambia l’approccio terapeutico da parte di un esperto in chirurgia dell’unghia?

Da quanto detto sopra, si comprende che, in caso di una “patologia” del piede (deformità come l’alluce valgo, affezioni dolorose come la spina calcaneare, patologie cutanee come la micosi, o affezioni dell’unghia e del complesso ungueale come distrofie, onicocriptosi o tumori glomici), ci si deve rivolgere, già in prima istanza, ad un medico. Ancor meglio, ad un medico chirurgo esperto in materia e cioè ad un chirurgo del piede in caso di alluce valgo o di spina calcaneare, ad un chirurgo dell’unghia in caso di onicomicosi, di onicocriptosi, di tumore glomico o di onicodistrofie in genere.

Solo questi specialisti sono infatti in grado, innanzitutto, di porre una corretta diagnosi, e quindi di effettuare i trattamenti o gli interventi chirurgici che possono risolvere tali patologie.

Chirurgia Generale a Roma