Capiamo meglio in che cosa consiste l’autostima e cosa succede nelle persone con bassa autostima grazie all’intervento della Dott.ssa Merlo Silvia Tindara, specialista in Psicologia e Psicoterapia
Che cos’è l’autostima?
L'autostima è un concetto centrale nella Psicologia e si riferisce alla valutazione soggettiva che una persona ha di sé stessa. Non è un’entità stabile e definita una volta per tutte, ma un processo in continuo mutamento che coinvolge il sentirsi, il conoscersi e il valorizzarsi nella propria unicità.
In altre parole, l'autostima riguarda la percezione che abbiamo di noi stessi, dei nostri punti di forza e di debolezza, ma anche della nostra unicità e del nostro posto nel mondo.
È importante sottolineare che non riguarda solo l'aspetto della performance, come spesso si pensa, ma coinvolge tutti gli aspetti della nostra vita, dalle relazioni interpersonali alla realizzazione personale.
Perché è importante avere una buona percezione di sé?
Avere un'autostima adeguata è importante per il benessere psicologico, perché influenza l’atteggiamento verso sé stessi, gli altri e la vita in generale.
Inoltre, serve a regolare l’equilibrio tra il bisogno di protezione e il desiderio di esplorare il mondo.
Come si sente una persona con bassa autostima?
Una persona con una bassa autostima può sentirsi insicura e inadeguata in molte situazioni, anche se, in alcuni casi, esternamente sembra avere successo e prestigio.
Si parla di bassa autostima quando una persona si valuta in modo negativo, eccessivamente critico. Questo atteggiamento può essere il risultato di esperienze relazionali passate negative e il risultato di un'interiorizzazione di un giudizio negativo sugli aspetti di sé che viene percepito come essenziale e fondamentale.
In altre parole, lo sguardo degli altri viene interiorizzato, diventando parte della propria identità, condizionando l’immagine di sé con un atteggiamento critico verso se stessi. Quello sguardo, quindi, diventa un po’ anche il nostro.
Tuttavia, attraverso la terapia è possibile imparare a riconoscere e cambiare questi schemi di pensiero, per sviluppare una maggiore fiducia in sé e nelle proprie capacità, integrando punti di forza e punti di debolezza.
Le conseguenze di una bassa autostima sottovalutata potrebbero portare ad evitare situazioni più complesse, subordinarsi agli altri, sentirsi insoddisfatto e infelice.
Cosa fare in caso di bassa autostima?
Per migliorare la propria autostima, potrebbe essere d’aiuto conoscersi mettendo a fuoco punti di forza e di debolezza, pensandoci come individui unici; imparare a stare nella propria unicità; praticare l'autocompassione per essere gentili e compassionevoli sospendendo il giudizio; trovare attività che appassionano per rinforzare il senso di autoefficacia; attivare un dialogo interno identificando i pensieri negativi, sostituirli con il proprio sguardo meno giudicante per non subire passivamente quello esterno.
La Psicoterapia può essere un'opzione efficace.
L’approccio psicoanalitico, ad esempio, aiuta a esplorare e a comprendere le cause profonde della bassa autostima e a sviluppare nuovi modi di pensare e di comportarsi.
La scelta della terapia più adatta dipenderà dalle esigenze e dalle preferenze individuali del paziente.