Sinusite o raffreddore? Ecco le differenze

Pubblicato il: 13/11/2024 Editato da: Serena Silvia Ponso il 13/11/2024

Distinguere tra sinusite e raffreddore è essenziale per adottare il trattamento corretto ed evitare complicazioni. Sebbene le due condizioni possano sembrare simili, presentano caratteristiche specifiche che aiutano a differenziarle. In questo articolo esploreremo insieme alla Dott.ssa Ambra Barbagallo, specialista in Otorinolaringoiatria a Milano, le principali differenze e i casi in cui è importante rivolgersi a un otorino.

Cosa sono sinusite e raffreddore?

Il raffreddore è un’infezione virale delle vie respiratorie superiori, generalmente di breve durata, che provoca sintomi come naso che cola, tosse e starnuti. Si risolve spontaneamente in pochi giorni senza necessità di trattamenti specifici.

La sinusite, invece, è un’infiammazione dei seni paranasali, cavità situate attorno al naso e agli occhi, che si occupano di riscaldare e umidificare l’aria inspirata. Questa condizione può essere causata da infezioni virali, batteriche o allergie, e se non trattata correttamente può diventare cronica o portare a complicazioni.

Quali sono i sintomi di entrambe le condizioni?

Sebbene i sintomi della sinusite e del raffreddore possano sembrare simili, dato che in entrambi i casi possano provocare congestione nasale e malessere generale, in realtà quelli della sinusite tendono a essere più intensi e persistenti. Ecco i principali:

  • Mal di testa localizzato nella fronte, intorno agli occhi o nelle tempie.
  • Pressione facciale accentuata, soprattutto nelle aree vicino al naso e agli occhi.
  • Congestione nasale con difficoltà respiratoria.
  • Secrezioni nasali dense, spesso giallastre o verdognole.
  • Riduzione o perdita dell’olfatto.
  • Febbre (soprattutto nelle forme acute).
  • Sensazione di pesantezza alla testa.

C’è da specificare che il dolore associato alla pressione facciale non è comune nei raffreddori semplici.


I principali sintomi del raffreddore invece includono:

  • Naso che cola con secrezioni trasparenti.
  • Starnuti frequenti.
  • Mal di gola.
  • Tosse leggera.
  • Febbre lieve (occasionale).
  • Durata: generalmente 7-10 giorni.

Quante tipologie di sinusite esistono?

Se dopo aver analizzato i sintomi la diagnosi è sinusite, è da considerare che tale condizione si può distinguere in base alla durata e alla causa:

  • Sinusite acuta: dura meno di 4 settimane e spesso è causata da infezioni virali o batteriche.
  • Sinusite subacuta: dura da 4 a 12 settimane.
  • Sinusite cronica: persiste per oltre 12 settimane, spesso per predisposizioni anatomiche o allergie.


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Quando rivolgersi a un otorino?

Consultare un otorino è fondamentale nei seguenti casi:

  • Sintomi che durano oltre 10 giorni senza miglioramenti.
  • Episodi ricorrenti di sinusite cronica.
  • Dolore intenso alla testa o al viso che non si risolve con trattamenti comuni.
  • Perdita persistente dell’olfatto o alterazioni del gusto.
  • Febbre alta associata a congestione nasale e dolore facciale.


Lo specialista può eseguire esami come la rinoscopia o la tomografia computerizzata (TC) per valutare la situazione dei seni paranasali e individuare eventuali ostruzioni. In alcuni casi potrebbe essere necessaria una chirurgia mininvasiva per ristabilire il corretto drenaggio del muco.


Per maggiori informazioni o per una visita specialistica, non esitare a contattare la Dott.ssa Ambra Barbagallo attraverso il suo profilo Top Doctors.

Oculistica a Milano

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