Sinusite o raffreddore? Ecco le differenze
Distinguere tra sinusite e raffreddore è essenziale per adottare il trattamento corretto ed evitare complicazioni. Sebbene le due condizioni possano sembrare simili, presentano caratteristiche specifiche che aiutano a differenziarle. In questo articolo esploreremo insieme alla Dott.ssa Ambra Barbagallo, specialista in Otorinolaringoiatria a Milano, le principali differenze e i casi in cui è importante rivolgersi a un otorino.
Cosa sono sinusite e raffreddore?
Il raffreddore è un’infezione virale delle vie respiratorie superiori, generalmente di breve durata, che provoca sintomi come naso che cola, tosse e starnuti. Si risolve spontaneamente in pochi giorni senza necessità di trattamenti specifici.
La sinusite, invece, è un’infiammazione dei seni paranasali, cavità situate attorno al naso e agli occhi, che si occupano di riscaldare e umidificare l’aria inspirata. Questa condizione può essere causata da infezioni virali, batteriche o allergie, e se non trattata correttamente può diventare cronica o portare a complicazioni.
Quali sono i sintomi di entrambe le condizioni?
Sebbene i sintomi della sinusite e del raffreddore possano sembrare simili, dato che in entrambi i casi possano provocare congestione nasale e malessere generale, in realtà quelli della sinusite tendono a essere più intensi e persistenti. Ecco i principali:
- Mal di testa localizzato nella fronte, intorno agli occhi o nelle tempie.
- Pressione facciale accentuata, soprattutto nelle aree vicino al naso e agli occhi.
- Congestione nasale con difficoltà respiratoria.
- Secrezioni nasali dense, spesso giallastre o verdognole.
- Riduzione o perdita dell’olfatto.
- Febbre (soprattutto nelle forme acute).
- Sensazione di pesantezza alla testa.
C’è da specificare che il dolore associato alla pressione facciale non è comune nei raffreddori semplici.
I principali sintomi del raffreddore invece includono:
- Naso che cola con secrezioni trasparenti.
- Starnuti frequenti.
- Mal di gola.
- Tosse leggera.
- Febbre lieve (occasionale).
- Durata: generalmente 7-10 giorni.
Quante tipologie di sinusite esistono?
Se dopo aver analizzato i sintomi la diagnosi è sinusite, è da considerare che tale condizione si può distinguere in base alla durata e alla causa:
- Sinusite acuta: dura meno di 4 settimane e spesso è causata da infezioni virali o batteriche.
- Sinusite subacuta: dura da 4 a 12 settimane.
- Sinusite cronica: persiste per oltre 12 settimane, spesso per predisposizioni anatomiche o allergie.
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Quando rivolgersi a un otorino?
Consultare un otorino è fondamentale nei seguenti casi:
- Sintomi che durano oltre 10 giorni senza miglioramenti.
- Episodi ricorrenti di sinusite cronica.
- Dolore intenso alla testa o al viso che non si risolve con trattamenti comuni.
- Perdita persistente dell’olfatto o alterazioni del gusto.
- Febbre alta associata a congestione nasale e dolore facciale.
Lo specialista può eseguire esami come la rinoscopia o la tomografia computerizzata (TC) per valutare la situazione dei seni paranasali e individuare eventuali ostruzioni. In alcuni casi potrebbe essere necessaria una chirurgia mininvasiva per ristabilire il corretto drenaggio del muco.
Per maggiori informazioni o per una visita specialistica, non esitare a contattare la Dott.ssa Ambra Barbagallo attraverso il suo profilo Top Doctors.