Che cos'è un "soffio al cuore" e come si affronta?

Pubblicato il: 30/06/2025 Editato da: Serena Silvia Ponso il 30/06/2025

Un soffio cardiaco è un suono anomalo percepito durante l'auscultazione del cuore, causato dal flusso sanguigno attraverso le valvole cardiache, le cavità del cuore o i grandi vasi vicini. Può variare in intensità e caratteristiche e non sempre è indicativo di una patologia. Approfondiamo l’argomento con l’aiuto della Dott.ssa Stefania Piga.

Quando un soffio al cuore necessita di attenzione?

Non tutti i soffi cardiaci sono uguali e per discriminare quali necessitano di attenzione è importante effettuare una valutazione cardiologica completa.

 I soffi "innocenti" non hanno nulla a che vedere con le malattie cardiache e sono comuni in condizioni come:

  • Anemia, febbre o stress: queste condizioni aumentano la velocità del flusso sanguigno, generando un soffio senza alterazioni strutturali del cuore.
  • Gravidanza: durante la gravidanza, il volume del sangue aumenta, e ciò può causare un soffio innocente.
  • Ipertiroidismo: l'aumento del metabolismo basale può accelerare il flusso sanguigno, producendo un soffio.
  • Atleti sani e persone magre: in queste persone, il cuore può lavorare più efficientemente, generando un soffio innocente.


Questi soffi non limitano l'attività fisica e non richiedono precauzioni particolari, salvo in caso di sintomi transitori come tachicardia o astenia, che di solito si risolvono spontaneamente.

Il soffio organico

Il soffio organico, al contrario, è causato da alterazioni strutturali del cuore, congenite o acquisite, che possono includere:

  • Problemi alle valvole cardiache: malfunzionamenti possono causare stenosi (valvole ristrette) o insufficienza (chiusura incompleta), spesso dovuti a malformazioni congenite, degenerazioni senili, infezioni come l'endocardite, o malattie autoimmuni come il lupus.
  • Alterazioni del muscolo cardiaco:possono derivare da infarti o infiammazioni.
  • Difetti nei setti cardiaci: come difetti interatriali o interventricolari, che compromettono il flusso sanguigno normale.
  • Problemi nei grandi vasi: anomalie come la pervietà del dotto di Botallo.


Durante la gravidanza, infezioni batteriche o virali, farmaci specifici, alcol e droghe possono influenzare lo sviluppo cardiaco fetale, provocando malformazioni.

Il soffio organico è spesso più intenso e accompagnato da sintomi come dispnea, edemi, palpitazioni e cianosi, che variano in base alla gravità e all'evoluzione della patologia.

Diagnosi del soffio al cuore

Il soffio viene rilevato con lo stetoscopio durante una visita medica. Il cardiologo valuta l'intensità, la localizzazione, il momento della comparsa nel ciclo cardiaco e la durata. In caso di dubbi o per esigenze specifiche, si può richiedere un ecocardiogramma color Doppler per analizzare meglio la situazione.

Esami aggiuntivi possono includere:

  • Ecocardiogramma transesofageo: fornisce immagini ben precise delle strutture cardiache.
  • Risonanza Magnetica Nucleare cardiaca: utile per valutare la morfologia cardiaca.
  • Test da sforzo: verifica la risposta del cuore sotto sforzo.
  • AngioTAC cuore: esamina i vasi coronarici.
  • Cateterismo cardiaco: misura le pressioni cardiache e valuta il flusso sanguigno.
  • RX torace: mostra eventuali ingrossamenti del cuore o alterazioni polmonari.

Trattamento del soffio al cuore

Un soffio "innocente" non richiede ulteriori indagini o trattamenti e se è associato a patologie extracardiache, come l'anemia o l’ipertensione, scompare trattando la condizione corrispondente.

Le malattie valvolari iniziali possono non necessitare di terapia, ma richiedono monitoraggio regolare. In base alla situazione, si possono prescrivere:

  • Terapia antibiotica profilattica: per prevenire infezioni in caso di interventi chirurgici o cure dentarie complesse.
  • Farmaci: come vasodilatatori, diuretici, betabloccanti, antiaritmici o anticoagulanti, per gestire disfunzioni valvolari.
  • Interventi di riparazione o sostituzione valvolare: possono essere percutanei, meno invasivi, o chirurgici, tradizionali ma più complessi.


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Attività fisica e soffio al cuore

Un soffio innocente non limita l’attività sportiva. In caso di soffio organico, l'attività fisica dipende dalla valvola coinvolta e dalla gravità della condizione. Sono necessari esami come ECG e test da sforzo per una valutazione accurata.


Si consiglia di ridurre l'intensità dell'attività fisica in presenza di soffio patologico, favorendo esercizi aerobici moderati come camminate. Gli esercizi aerobici rafforzano il cuore senza rischi significativi e migliorano la qualità della vita.

I pazienti che hanno subito interventi al cuore devono seguire un programma di attività fisica adattata allo scopo di migliorare progressivamente la loro capacità funzionale.

Cardiologia a Sassari

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