Spirometria: test della funzione polmonare

Spirometria: test della funzione polmonare

Editato da: Veronica Renzi il 19/10/2023

Il polmone svolge la cruciale funzione di scambio gassoso, introducendo ossigeno nell'organismo durante l'inspirazione e rimuovendo la CO2, prodotto del metabolismo cellulare, durante l'espirazione. La valutazione della funzione polmonare è fondamentale nella diagnosi e gestione di patologie respiratorie come la malattia cronica ostruttiva polmonare (COPD) e l'asma

Tecniche di valutazione

Sebbene esistano diverse tecniche per valutare la funzione polmonare, la maggior parte di esse non sono invasive. Una delle poche eccezioni è l'analisi dei gas ematici, che prevede il prelievo di sangue dall'arteria radiale per determinare la quantità esatta di ossigeno e CO2.

La spirometria

La spirometria è la tecnica principale utilizzata per analizzare i volumi polmonari e la velocità con la quale l'aria si muove nei polmoni. Questo test richiede la piena collaborazione del paziente e l'esperienza di tecnici specializzati per assicurare risultati precisi. Esistono numerose indicazioni per la spirometria, tra cui la valutazione di sintomi respiratori, il monitoraggio di soggetti a rischio, la valutazione preoperatoria e la stima della gravità delle malattie respiratorie.

Tuttavia, esistono anche alcune controindicazioni da considerare, come emottisi recente, problemi retinici, infarto miocardico recente e pneumotorace recente.

Altri test funzionali

Oltre alla spirometria, possono essere necessari altri test per una valutazione completa. Il test di diffusione del monossido di carbonio è utilizzato per valutare lo stato dello scambio gassoso polmonare, misurando la quantità di monossido di carbonio che attraversa la membrana alveolo-capillare.

L'analisi dei gas del sangue arterioso è un altro metodo fondamentale. Consiste in una puntura dell'arteria radiale e permette di determinare il pH del sangue, la pressione parziale di ossigeno e di anidride carbonica. Attraverso questo test, è possibile determinare se un paziente ha insufficienza respiratoria. La saturazione arteriosa di ossigeno (SaO2) può essere valutata anche tramite un pulsossimetro, un dispositivo non invasivo e affidabile.

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