Stili di vita e cancro: parliamo di fumo, alcol e sedentarietà

Pubblicato il: 03/02/2023 Editato da: Alice Cattelan il 03/02/2023

Il cancro è una patologia multifattoriale e gli stili di vita rivestono un ruolo importante nella genesi della malattia. Tra questi un ruolo particolarmente importante è assunto dal fumo di sigarette, dal consumo di alcol e dalla sedentarietà

Fumo di sigarette: quanto è diffuso in Italia?

Per quanto la percentuale di fumatori si sia ridotta soprattutto tra gli uomini nel corso degli ultimi anni, circa il 25% degli italiani tra i 18 e i 70 anni continua a fumare e tra questi 1 su 4 consuma più di un pacchetto di sigarette al giorno. Fumano di più i giovani, gli uomini, i residenti del Centro-Sud e le persone con minori risorse economiche e svantaggio sociale.

Quali sono le malattie legate al fumo?

Il fumo è responsabile di molte malattie respiratorie quali ad esempio enfisema e bronchite cronica ostruttiva, di patologie cerebrovascolari come ictus e infarto su tutte ed è fortemente associato a diversi tumori come quello al polmone, al cavo orale e gola, all’esofago, al pancreas e alla vescica in primis. Le malattie correlate al fumo rappresentano spesso una causa di morte prematura, ma il fumo resta un fattore di rischio cruciale anche dopo i 60 anni.

Smettere di fumare anche in età avanzata produce benefici; per questo motivo impedire la diffusione del fumo fra i giovani e promuovere la cessazione del fumo a qualunque età, potrebbe avere un notevole impatto in termini di salute pubblica.

Consumo di alcol: come si definisce un elevato consumo di alcol?

Un consumo abituale di alcolici superiore a due lattine di birra da 330 ml, a due bicchieri di vino (125 ml) o a due bicchierini di liquore (40 ml) al giorno definisce un elevato consumo di alcolici.

Circa il 16% degli italiani ha un consumo di alcolici a “maggior rischio” per la salute: tra questi bevono di più gli uomini, i giovani tra i 18 e i 24 anni, i residenti delle regioni del Nord e le classi sociali più abbienti, senza difficoltà economiche e con elevati livelli di istruzione.

Anche il consumo episodico e isolato con assunzione eccessiva di alcol in una singola occasione (binge drinking), purtroppo molto diffuso nelle giovani generazioni, comporta un sostanziale incremento del rischio per la salute.

Cosa comporta un consumo prolungato di alcol?

Il consumo prolungato e continuativo di alcol oltre ad indurre assuefazione, dipendenza e alterazioni comportamentali è responsabile di diverse patologie croniche, in primis a carico del fegato. Si associa inoltre ad un aumentato rischio di sviluppare tumori del fegato, del cavo orale, della gola e dell’esofago, ma anche della mammella e del colon retto.

Sedentarietà: cosa consiglia l’OMS?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli adulti dovrebbero praticare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica moderata, o 75 minuti di attività intensa, o combinazioni equivalenti delle due modalità.

L’attività fisica rappresenta uno degli strumenti più importanti per la prevenzione delle malattie croniche ed è in grado di migliorare il benessere psico-fisico e di migliorare la qualità della vita. Si associa inoltre ad una riduzione del rischio oncologico complessivo, rappresentando un fattore protettivo per il tumore del colon-retto e della mammella e riducendo il rischio di recidiva dopo la diagnosi di gran parte dei tumori.

Quanto è diffusa la sedentarietà in Italia?

Circa il 31% della popolazione adulta del nostro paese può essere considerata come “sedentaria” e questa percentuale è in progressivo aumento nel corso degli ultimi anni. La sedentarietà è più frequente fra le donne, aumenta con l’età ed è più frequente nelle regioni meridionali e tra le persone con maggiori difficoltà economiche e con basso livello di istruzione.

Oncologia a Rovigo

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