Tra stress, dolore e stanchezza: il legame segreto della fibromialgia

Pubblicato il: 25/07/2023 Editato da: Alice Cattelan il 25/07/2023

Secondo la definizione dell’International Association for the Study of Pain – IASP 1986: il dolore è un'esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno.

Il dolore è fisiologico, un sintomo vitale/esistenziale, un sistema di difesa, quando rappresenta un segnale d'allarme per una lesione tissutale, essenziale per evitare un danno.
Diventa patologico quando si automantiene, perdendo il significato iniziale e diventando a sua volta una malattia (sindrome dolorosa). - Mannion & Woolf, The Clinical Journal of Pain, 2000

Il dolore nella fibromialgia

Il dolore emotivo rappresenta un aspetto fondamentale nel campo della medicina. In condizioni normali, il dolore svolge una funzione fisiologica essenziale, segnalando la presenza di una lesione tissutale e stimolando le reazioni di difesa del corpo per evitare ulteriori danni. Tuttavia, quando il dolore persiste autonomamente, perde il suo scopo iniziale e diventa una malattia a sé stante, caratterizzata da una sindrome dolorosa.

Nel caso specifico della fibromialgia, è importante considerare il ruolo del dolore emotivo come elemento chiave nella comprensione della condizione. I modelli tradizionali delle vie del dolore non tengono adeguatamente conto di questo aspetto. Studi recenti hanno dimostrato che l'uso del laser sulle aree cerebrali coinvolte nelle emozioni può alleviare il dolore fibromialgico, offrendo ulteriori conferme alla teoria che collega il dolore emotivo alla fibromialgia.

Stress – Dolore – Stanchezza

La fibromialgia è caratterizzata anche da un circolo vizioso che coinvolge stress, dolore e stanchezza. Questo circolo vizioso contribuisce alla manifestazione e all'aggravamento del dolore cronico, per cui la difficoltà nell'adattarsi ai cambiamenti rappresenta una caratteristica comune tra i pazienti affetti da fibromialgia. I fattori che alimentano il circolo vizioso sono simili a quelli affrontati dalle persone comuni nella vita quotidiana, come la preoccupazione per la salute, lo status economico, le relazioni sociali e familiari, e la ricerca e il mantenimento del lavoro.

Tuttavia, ci si potrebbe chiedere perché la fibromialgia si sviluppa nonostante i problemi affrontati siano comuni a tutti. La risposta risiede nel fatto che tutti, prima o poi, possono sviluppare una malattia fisica o mentale se non si riesce a contrastare le difficoltà quotidiane. Questa è una regola fondamentale della selezione naturale: sopravvivere e riprodursi. Alcune persone possono sviluppare ipertensione, patologie autoimmuni, colite o malattie più gravi come il cancro. In altre parole, le possibilità di sviluppare una malattia non mancano paradossalmente.

Fibromialgia: una sindrome tipicamente femminile

La fibromialgia, in particolare, colpisce principalmente le donne, e ciò riflette dinamiche antropologiche, sociologiche e storiche. Le donne hanno sperimentato a lungo una posizione sociale di inferiorità, e sebbene siano stati compiuti progressi negli ultimi decenni, i meccanismi genetici derivanti dalla selezione naturale hanno avuto un tempo molto più lungo per radicarsi. Pertanto, la fibromialgia può essere considerata come un'espressione complessa dell'interazione tra fattori genetici, sociali ed emotivi.

In definitiva, per una comprensione completa della fibromialgia, è fondamentale riconoscere e considerare il ruolo del dolore emotivo nel quadro sintomatologico. Un approccio olistico che comprenda la gestione del dolore emotivo potrebbe portare a una migliore comprensione e gestione della fibromialgia, contribuendo così a migliorare la qualità di vita dei pazienti colpiti da questa sindrome dolorosa.

Medicina Interna a Piossasco

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