Trombosi: di cosa si tratta?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 22/03/2023

Il sangue scorre nei vasi allo stato liquido, ma può formare un coagulo solido ove sia necessario frenare un’emorragia. Ma se, in assenza di emorragia, si forma un coagulo in un vaso sanguigno, si ha una “Trombosi”

Meccanismo

La Trombosi è un importante meccanismo di malattia e sta alla base di molte condizioni patologiche. Una trombosi nelle arterie coronarie, che nutrono il cuore, determina un Infarto miocardico. Così, una trombosi di arterie dirette al cervello è causa frequente di un Ictus cerebrale. Infine, da una trombosi di vene delle gambe possono staccarsi frammenti che migrano fino al polmone causando Embolia Polmonare. La frequenza della Trombosi va dunque valutata considerando le sue più importanti localizzazioni.

In numeri assoluti gli infarti coronarici, in Italia sono circa 150.00 all’anno, e gli ictus cerebrali da Trombosi circa 50.00 all’anno. La relativa mortalità è circa del 25%. La Trombosi Venosa Profonda, complicata da embolia polmonare, ha una incidenza di 1,3 casi su 1000 persone all’anno, con una mortalità del 26%. Si tratta quindi di malattie di grande frequenza, che causano un’alta mortalità e un tasso non trascurabile di invalidità residua.

La Trombosi è un fenomeno di coagulazione che avviene in sedi e tempi non appropriati; le sue cause sono riconducibili ad un aumento del potere di coagulazione, sia nel sangue circolante che nelle pareti dei vasi sanguigni. Si conoscono parecchi “fattori di rischio” della Trombosi.

  • Trombosi venose, favorite da immobilità, traumi, fratture, gravidanze difficili, talora dalla pillola anticoncezionale. In alcuni casi vi è una predisposizione congenita;
  • Trombosi arteriose coronariche, o cerebrali, sono collegate all’ipertensione arteriosa, l’aterosclerosi, l’ipercolesterolemia, il diabete, le malattie infiammatorie e immunologiche.

Malattie trombotiche: le cure

La cura delle malattie trombotiche dipende sia dalla natura che dalla localizzazione del trombo. Quindi sarà una terapia cardiologica, vascolare, neurologica a seconda degli organi colpiti. Ma, contemporaneamente, viene trattata anche la Trombosi responsabile. La terapia anticoagulante utilizza vari farmaci: inizialmente si usa l’eparina per iniezione, soprattutto quella “frazionata”. In seguito si passa agli anticoagulanti orali che ostacolano la coagulazione del sangue bloccando l’accrescimento del trombo. Sono disponibili anche farmaci che attivano la fibrinolisi, stimolando lo scioglimento del trombo, ma vanno utilizzati solo in casi selezionati.

Prevenzione

Per prevenire le trombosi, occorre anzitutto modificare lo stile di vita: ridurre l’obesità con dieta ed esercizio fisico, controllare l’eventuale diabete, ridurre i grassi alimentari, prevenire la stasi del sangue nelle gambe e combattere le vene varicose. Nella prevenzione, le modifiche dello stile di vita sono assai più importanti dei farmaci.

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