Tumore al seno: quali sono i fattori predisponenti?
Il nostro Chirurgo Generale esperto in Senologia, il Dott. Carlos Garcia-Etienne, ci spiega quali sono i fattori che possono influenzare l’insorgenza del tumore al seno
Il tumore al seno è molto frequente?
Secondo le stime, nel 2020 sono stati diagnosticati in Italia circa 55.000 nuovi casi di tumore al seno femminile. Si tratta della neoplasia più frequente nelle donne in tutte le fasce di età: circa 1 donna ogni 9 si ammalerà di questo tipo di tumore nel corso della propria vita.
In Italia, attualmente, vivono oltre 834.000 donne a cui è stato diagnosticato un carcinoma mammario.
Dott. Garcia-Etienne, Il tumore al seno resta il più diagnosticato tra le donne, quali sono i fattori di rischio?
L’insorgenza di un carcinoma mammario può essere associata ad alcuni fattori di rischio, che si possono suddividere in non modificabili e modificabili.
Fattori di rischio non modificabili
- Sesso femminile: le donne sono maggiormente propense a contrarre il tumore al seno rispetto agli uomini;
- Età: con l’aumentare dell’età aumenta l’incidenza di questa neoplasia fino alla menopausa, poi l'incidenza cresce a velocità inferiore;
- Menopausa tardiva e/o menarca precoce;
- Familiarità di tumore mammario;
- Predisposizione genetica;
- Esposizione a radiazione o precedente radioterapia toracica;
- Precedenti patologie mammarie;
- Anomalie mammografiche (microcalcificazioni);
- Densità mammografica estesa.
Fattori di rischio modificabili
- Nulliparità;
- Età della prima gravidanza superiore ai 30 anni;
- Mancato allattamento al seno;
- Assunzione prolungata di contraccettivi orali (leggero aumento);
- Stile di vita: obesità, sedentarismo, consumo di alcool, tabagismo;
- Terapia ormonale sostitutiva (per la menopausa);
Si potrebbe intervenire sui fattori di rischio modificabili ma purtroppo non è facile. Per questo la migliore strategia continua ad essere la diagnosi precoce.
Quali sono i primi sintomi da non sottovalutare?
La maggioranza delle neoplasie al seno non si manifesta con dolore né con sintomi specifici, ma può essere individuata tramite mammografia.
I casi sintomatici in genere si presentano come un nodulo duro alla palpazione. Ogni nodulo che compare nelle donne over 30 deve essere considerato sospetto. Al giorno d’oggi è sempre più spesso il radiologo lo specialista che, durante un’ecografia effettuata per diagnosi precoce o una mammografia, individua un tumore non palpabile.
Oltre al nodulo, altri sintomi che devono essere presi in considerazione sono:
- noduli palpabili nell’ascella;
- retrazione della cute o del capezzolo;
- cambiamenti del volume o della forma del seno;
- arrossamenti localizzati o diffusi;
- ulcerazione cutanea;
- secrezione sierosa o ematica dal capezzolo;
- desquamazione del capezzolo.
Dottore, quali consigli può dare alle pazienti?
Con un’adeguata e opportuna diagnosi precoce, le possibilità di vincere il tumore al seno raggiungono circa il 90%, per questo motivo si consiglia:
- Autopalpazione: un autoesame del seno che consente alla donna di conoscere la struttura del proprio seno e di identificare precocemente eventuali noduli duri o aree di consistenza diversa rispetto al mese o ai mesi precedenti. Dovrebbe essere eseguita in maniera periodica, se possibile ogni mese a partire dai 25 anni.
- Ecografia: su indicazione medica viene effettuata in caso di comparsa di noduli. È consigliabile nei seni compatti delle donne giovani.
- Mammografia: questa è la procedura oggigiorno più efficace per una diagnosi precoce e tutte le donne over 40 dovrebbero eseguirla annualmente. Permette di intervenire tempestivamente quando la neoplasia è ancora piccola e localizzata.
Inoltre, è importante cercare le informazioni online sui siti web autorevoli, come ad esempio:
- www.aiom.it/linee-guida-aiom-2021-neoplasie-della-mammella/
- www.esmo.org/content/download/79762/1460921/1/IT-Cancro-della-Mammella-Guida-per-la-Paziente.pdf
- www.cancer.net/cancer-types/breast-cancer
- www.cancer.gov/types/breast