Vitamina D: cosa c’è da sapere?

Vitamina D: cosa c’è da sapere?

Editato da: Serena Silvia Ponso il 04/08/2023

La D è una vitamina liposolubile che regola nel nostro organismo il metabolismo del calcio, favorendone l’assorbimento a livello renale e intestinale, e il deposito nelle nostre ossa garantendone la salute. Essa viene prodotta dal nostro organismo a livello cutaneo dopo l’esposizione solare, ma può anche essere assunta nella dieta essendo presente in svariati alimenti. Ci dice tutto sulla vitamina D il Dott. Angelo Di Salvo, Geriatra a Bagheria

Quali sono i benefici che può offrire una corretta quantità di vitamina D?

Una corretta produzione o assunzione di vitamina D regola in maniera ottimale la mineralizzazione dell’osso, e previene quindi la comparsa di osteoporosi. Inoltre, si è scoperto che livelli ottimali di vitamina D influiscono su altri organi e apparati, avendo questo ormone un’azione pleiotropica per cui i suoi effetti benefici riguardano il sistema immunitario, l’apparato respiratorio e cardiovascolare, il sistema nervoso centrale (SNC), ecc. Addirittura, si suppone che questa vitamina abbia proprietà antitumorali.

 

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Quando la vitamina D è sufficiente e quando non lo è?

È possibile dosare i livelli circolanti di vitamina D con un comune prelievo di sangue. La concentrazione ideale o normale si attesta su 30-60 ng/ml. Valori fra 10-30 ng/ml identificano uno stato di insufficienza; sotto i 10 ng/ml abbiamo uno stato di carenza.

Come capire se c’è una carenza di vitamina D?

I sintomi che dovrebbero allertare su una eventuale carenza di vitamina D sono:

  • debolezza muscolare
  • dolori ossei

Purtroppo, la stragrande maggioranza degli anziani viene a conoscenza di essere in grave stato di carenza dopo una frattura.

Quali sono le conseguenze di un apporto insufficiente di vitamina D?

Le conseguenze di un apporto insufficiente di vitamina D, da addebitare a una scarsa esposizione ai raggi solari o ad uno scarso apporto con la dieta, sono principalmente a carico delle ossa e dei muscoli, ma in stato di carenza anche altri apparati possono risentirne, come ad esempio il SNC con la depressione, ecc.

Come ristabilire livelli sufficienti di vitamina D?

Potremmo consigliare al nostro paziente di stare al sole o di assumere alimenti che contengono vitamina D, ma sia la prima ipotesi (penso agli anziani istituzionalizzati) che la seconda ipotesi (pochi alimenti contengono vitamina D: olio di fegato di merluzzo, salmone, aringa, l’uovo, il fegato, le carni rosse e le verdure fresche) non risultano sufficienti a garantire il fabbisogno giornaliero di vitamina D, che per le persone anziane si attesta su 400 UI/die.

Ecco che allora diventa fondamentale la supplementazione orale che si avvale sia dell’ergocalciferolo (vitamina D2) che del colecalciferolo (vitamina D3), di cui esistono tante formulazioni sia in termini di dosaggi che di forma (liquida, compresse ed ultimamente filmo orodispersibile).

 

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Geriatria e Gerontologia a Bagheria