Non deve mancare la Vitamina D!
La Vitamina D è un elemento importantissimo per il metabolismo e, pertanto, è necessario monitorare i suoi valori nel sangue. Approfondiamo le funzioni della Vitamina D e che cosa succede in caso di carenza
Bisogna assumere la Vitamina D?
Generalmente, la Vitamina D viene sintetizzata dall’uomo mediante sintesi cutanea, favorita dall’esposizione al sole. La forma metabolicamente attiva è chiamata 1,25- (OH)2-colecalciferolo.
Infatti, solo una piccola percentuale del fabbisogno di Vitamina D viene garantita dall’alimentazione.
La Vitamina D è presente in due forme:
- Ergocalciferolo, di origine vegetale;
- Colecalciferolo, prodotto dall’organismo tramite il colesterolo.
La Vitamina D si attiva mediante due reazioni enzimatiche che hanno origine nel fegato e nei reni.
Quali funzioni svolge la Vitamina D?
La Vitamina D svolge molteplici funzioni, tutte fondamentali per l’organismo:
- Regola il metabolismo del calcio e del fosforo;
- Promuove la crescita fisiologica;
- Aiuta il continuo rimodellamento per dare elasticità e forza all’osso;
- Contribuisce alle funzioni fisiologiche extra-scheletriche;
- Svolge funzioni multiple, anche non correlate fra loro.
Calcio e Vitamina D: quale relazione?
Se vi è una carenza di Calcio e Vitamina D è possibile incorrere nel rachitismo nel bambino o nell’osteomalacia nell’adulto.
Per rachitismo si intende una condizione in cui non si è raggiunto il picco di massa per lo sviluppo delle ossa e vi è una ridotta crescita legata ad alcune deformità scheletriche specifiche.
Invece, per osteomalacia si intende l’indebolimento dello scheletro che è più soggetto a fratture.
Come accorgersi se si ha una carenza di Vitamina D?
La carenza di Vitamina D è asintomatica; pertanto, solo attraverso gli esami del sangue è possibile diagnosticare una carenza di questa componente.
I valori normali di Vitamina D sono compresi tra i 30 e i 100 ng/ml: si parla di insufficienza quando i valori sono compresi tra i 20 e i 30 ng/ml; invece si tratta di carenza quando i valori sono al di sotto di 20 ng/ml.
Nel caso in cui i livelli di Vitamina D siano superiori ai 100 ng/ml ci troviamo davanti a un caso di intossicazione, che generalmente avviene per un uso scorretto degli integratori.
Chi è più soggetto ad avere bassi livelli di Vitamina D?
Le persone più soggette alla carenza di Vitamina D sono gli anziani e i pazienti con:
- Pelle scura
- Obesità
- Vitiligine
- Psoriasi
- Dermatite atopica
- Malattie intestinali
- Osteoporosi
- Osteopenia
Anche le donne in gravidanza o allattamento sono a rischio.
Cosa fare in questo caso?
In caso di carenza di Vitamina D, è necessario ricorrere allo specialista in Endocrinologia, che può prescrivere l’assunzione di integratori per via orale o per via muscolare.
I risultati saranno visibili dopo 3-4 mesi, poiché l’organismo ha bisogno di tempo per assimilare la Vitamina D.