Cellulite

Creato: 13/04/2024

Che cos’è la cellulite? 

La cellulite colpisce circa l’80-95% delle donne in età fertile ed è la conseguenza di una stasi micro-circolatoria dell’ipoderma degli arti inferiori, con alterazione dello scambio plasmatico tissutale. Nonostante la cellulite si accompagni spesso a strati di adiposità localizzata, può manifestarsi in tutti i tipi di donne, siano esse magre od obese. La cellulite si presenta in tre stadi: edematoso, fibroso e sclerotico. Nel primo stadio la cellulite si presenta solo al tatto. Nello stadio fibroso viene coinvolto il tessuto adiposo che comprime le cellule elastiche, i liquidi penetrano nei tessuti separando le cellule adipose l’una dall’altra e alterando la loro funzione metabolica, le fibre del collagene degenerano e i capillari si alterano: da qui la “buccia d’arancia”.
Durante la fase sclerotica della cellulite il tessuto è duro, i noduli diventano di grandi dimensioni, gli avvallamenti e le macchie sono fredde e dolenti al tatto e si è di fronte al tipico aspetto “a materasso”.

Quali sono le cause della cellulite?

Le cause della cellulite sono svariate e variano a seconda del soggetto.
I fattori genetici risultano essere molto determinanti nella sua formazione, geneticamente, infatti, le donne mediterranee, dotate di un patrimonio ormonale più ricco di estrogeni, sono più inclini allo sviluppo della cellulite. Le donne rispetto all’uomo inoltre accumulano il 30% in più del tessuto adiposo, altra causa principale della cellulite. Un altro aspetto incisivo sono gli ormoni, in particolar modo l’eccesso di estrogeni, gli ormoni cortisurrenalici, la prolattina e gli ormoni tiroidei. 
Naturalmente un’altra causa della cellulite è l’alimentazione, non solo in età adulta ma anche durante la pubertà. Altro elemento importante è l’abuso di alcool, un’alimentazione ipercalorica eccessivamente ricca di carboidrati e di lipidi associata a un’eccessiva sedentarietà.

Come si può prevenire?

Al fine di prevenire e curare la cellulite è necessario svolgere un esercizio fisico regolare, seguire un’alimentazione sana ed equilibrata e possedere delle abitudini corrette.
Per quanto riguarda l’esercizio fisico, è importante non svolgerlo ad intensità troppo elevate dato che l’accumulo di acido lattico potrebbe peggiorare la situazione, diventando controproducente. Prediligere quindi la camminata alla corsa per evitare i ripetuti impatti con il terreno che non solo hanno effetti negativi sulle articolazioni e sulla colonna vertebrale ma lacerano ulteriormente le membrane delle cellule adipose. Attività di lunga durata come il ciclismo, la camminata veloce o lo step che migliorano la circolazione sono dunque da prediligere.

Anche una corretta alimentazione aiuta a combatterla. Una dieta adeguata per contrastarla, quindi, si dovrà focalizzare sull’eliminazione del tessuto adiposo in eccesso e sulla depurazione dell’organismo. Gli alimenti più idonei a questo proposito sono, senza ombra di dubbio, frutta e verdura, in particolare quella ricca di vitamina C come gli agrumi, ananas, kiwi, fragole, prugne e patate, e gli antiossidanti naturali con proprietà diuretiche come carciofi, finocchi, melone, anguria, pesche e fragole. Eliminare il sale, il consumo di cibi grassi, bevande gasate ed alcoliche.

L’idratazione è l’alleato principale contro la cellulite, pertanto consumare almeno due litri d’acqua al giorno è fondamentale per stimolare la diuresi. Il riposo notturno (almeno 8 ore diarie) e la riduzione dello stress sono altre componenti che aiutano notevolmente a migliorare l’approccio psicologico con il quale si inizia e affronta il percorso di eliminazione della cellulite.

Trattamenti per la cellulite

La terapia, vista la multifattorialità dell’etiologia, non è facile. Essa consiste nella carbossiterapia (insufflazione di anidride carbonica nel sottocute) fino alla cellulite di terzo stadio, nell’uso delle onde d’ urto nel quarto stadio e nell’uso della radiofrequenza nei primi due stadi, perfettamente reversibili, dal momento che in essi viene richiesto un semplice drenaggio dello stato edematoso che li caratterizza.

È utilissima anche l’elettroporazione, metodica con cui è possibile veicolare farmaci direttamente a livello cellulare per via transdermica, vale a dire senza ago né siringa e, quindi, in modo assolutamente non invasivo e del tutto indolore.