Disturbo specifico del linguaggio
Che cos’è il disturbo specifico del linguaggio?
Il disturbo specifico del linguaggio è una malattia che colpisce l’acquisizione del linguaggio e può arrivare a essere grave e duraturo. Questa patologia compare durante l’infanzia e può prolungarsi fino all’adolescenza, lasciando esiti in età adulta. Questa malattia può colpire bambini che soffrono di altre alterazioni dello sviluppo. Pertanto, il linguaggio viene a essere legato allo sviluppo e la sua acquisizione può risultare difficoltosa.
Prognosi della malattia
La diagnosi precoce è importante. Quando un bambino non comunica in modo simile ai suoi coetanei è opportuno consultare uno specialista. Ciò può essere notato fin dalla tenera età, se un neonato non reagisce con lo sguardo agli stimoli, non emette suoni, non ride ecc. significa che c’è un problema. Il disturbo potrebbe non essere legato all’acquisizione del linguaggio, bensì a sordità o problemi neurologici, per questo è importante escludere queste e altre patologie.
Sintomi del disturbo specifico del linguaggio
I sintomi non sono gli stessi in tutti i pazienti. Inoltre, possono sovrapporsi a quelli di altre patologie dello sviluppo, e per questo in alcune occasioni è importante lasciare un certo intervallo per valutare l’evoluzione e la risposta al trattamento. Tra i sintomi più comuni, ci sono bambini che non dicono una parola fino ai due anni. A tre anni è possibile che parlino ma che non si riesca a comprendere ciò che dicono. Con la crescita, possono arrivare ad avere difficoltà a imparare parole nuove e a conversare.
Diagnosi per il disturbo specifico del linguaggio
È difficile identificare questa patologia nei bambini minori di tre anni, e anche dopo questa età bisogna prestare attenzione nel momento in cui si realizza la valutazione. Il medico realizza un questionario e interagisce con il bambino in vario modo per ottenere più informazioni sul suo sviluppo. È anche possibile effettuare una serie di esami, tra cui un test dell’udito. Se il test auditivo risulta normale, il paziente può essere mandato da un terapeuta del linguaggio.
Quali sono le cause del disturbo specifico del linguaggio?
Le cause concrete sono sconosciute, ma vi è un legame con alcune limitazioni alla capacità di identificare i suoni. Inoltre, può anche esserci una componente genetica alla base di questo tipo di problema.
Si può prevenire?
La prevenzione si basa su una diagnosi tempestiva, cioè recandosi da un logopedista, nel caso di antecedenti e/o rischio di sviluppare un problema del linguaggio. Inoltre, è importante evitare le situazioni in cui il bambino senta di avere un problema, dato che a causa della pressione può sviluppare altre patologie del linguaggio come la balbuzie.
In cosa consiste il trattamento?
In base all’età del paziente il trattamento può essere sviluppato secondo varie tecniche. Il disturbo specifico del linguaggio è una patologia che si tratta con metodi di riabilitazione del linguaggio. In questo senso, è possibile che vengano prescritti trattamenti per risolvere patologie associate come le ipoacusie (anche da otite sierosa o otite cronica) che possono aggravare il quadro linguistico, dal momento che ogni problema audiologico ha un effetto diretto sullo sviluppo del linguaggio. È importante che ci sia un lavoro di squadra tra genitori, insegnanti e medici. I genitori devono continuare a casa gli esercizi fatti durante la visita; per quanto riguarda la scuola, deve essere informata della diagnosi e del tipo di trattamento per cui si è optato.
Il trattamento consiste nello stimolare l’acquisizione di vocaboli mediante l’ideazione di diverse attività che permettano di migliorare le abilità comunicative. Queste attività possono essere di tipo visuale, cosa che faciliterà la comprensione dei contenuti da parte del paziente.
Quale specialista se ne occupa?
Lo specialista che si occupa di questa malattia è il logopedista, che individua, valuta, diagnostica e tratta i disturbi del linguaggio.