Enuresi (pipì a letto)

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è l’enuresi infantile?

Enuresi è il termine medico per indicare un'incontinenza notturna intermittente, comunemente chiamata "pipì a letto". È abbastanza comune durante l’infanzia e si verifica maggiormente nel sesso maschile dato che la maturazione degli sfinteri richiede un po’ più di tempo nei ragazzi.

Si considera patologica quando i bambini continuano a bagnare il letto anche nel periodo in cui dovrebbero aver imparato a riconoscere e gestire lo stimolo della minzione notturna, che si aggira intorno ai 6 anni d'età.

Prognosi della malattia

L’enuresi infantile non è una malattia grave per la salute, benché possa rappresentare un problema importante per i bambini colpiti, che si possono vergognare o sentire impotenti, o che possono essere soggetti a derisione o bullismo da parte dei loro compagni.

L’enuresi può quindi provocare problemi psicologici o traumi nei bambini. Inoltre, può far aumentare il rischio di contrarre infezioni nell’area genitale a causa del fatto di dormire bagnati.

Sintomi dell’enuresi infantile

Il sintomo dell’enuresi è l’incapacità del bambino di controllare il proprio sfintere in modo corretto e si può verificare sia di giorno che, più frequentemente, di notte, durante il sonno. 

Quali sono le cause dell’enuresi infantile?

Nell’enuresi infantile il fatto di bagnare il letto non è causato solamente dal fatto di bere troppi liquidi prima di andare a dormire, ma è determinata da un insieme di fattori come ereditarietà, disfunzioni fisiologiche e disturbi del sonno.

È necessario fare una distinzione tra l’Enuresi monosintomatica e plurisintomatica:

  • Nel caso di Enuresi monosintomatica il paziente lamenta la poliuria notturna che si associa sulla carta a una capacità vescicale diurna normale.
  • L'Enuresi plurisintomatica invece, in cui il soggetto non è monosintomatico, rappresenta la maggior parte dei casi. I pazienti, oltre a soffrire di poliuria notturna, hanno una vescica di dimensioni non adeguate e presentano una serie di sintomi diurni che rivelano un’iperattività del muscolo. 

Dobbiamo considerare però che, anche le rare nicturie in cui un ragazzino si sveglia alle quattro del mattino per fare pipì sono patologiche. Durante le ore di sonno l’ipofisi dovrebbe rilasciare una quantità di Vasopressina, ormone antidiuretico, tale da rendere necessario lo svuotamento della vescica solamente al mattino. 

Si può prevenire?

Non è possibile prevenire l’enuresi prima della sua insorgenza, né è possibile predire esattamente quando si verificherà, ma vi sono alcuni fattori di rischio che ne possono promuovere la comparsa, come lo stress, l'ansia o l’ADHD non trattato correttamente.

Trattamenti per l’enuresi infantile

Per quanto riguarda il trattamento, il primo passo è effettuare un esame dell’urina e un’urinocoltura per escludere una causa infettiva. Una volta esclusa questa possibilità si chiede ai genitori di compilare per due weekend un diario minzionale, un semplice strumento in cui riportare il peso lordo del pannolino per quanto riguarda la notte e l’entità delle singole minzioni per quanto riguarda il giorno

Quando il disturbo viene evidenziato, è possibile mettere in campo quattro terapie. La prima è la terapia comportamentale, l’educazione ad abitudini sane; bisogna insegnare ai bambini a bere durante l’arco delle 24 ore. Spesso i nostri figli reintegrano la sera i liquidi che non hanno assunto nelle ore precedenti, mentre a fine giornata sarebbe corretto ridurre l’apporto di acqua e di cibi salati.

Se nel paziente che beve correttamente continua la poliuria notturna, si può somministrare Desmopressina, un analogo dell’ormone antidiuretico. Se il bambino soffre di iperattività vescicale si ricorre all’anticolinergico e, infine, se ha un’iperattività modesta e si bagna soprattutto nella seconda parte della notte, si ricorre all’allarme notturno, una sveglia agganciata alla mutandina, ideata per suonare all’uscita delle prime gocce di pipì e aiutare il bimbo a riconoscere le contrazioni della vescica e a sopprimerle.

A quale specialista rivolgersi?

Il primo specialista da visitare in caso di enuresi infantile sarà il pediatra o l’urologo pediatrico per escludere le cause fisiologiche del problema. In caso vengano escluse, si dovrà consultare lo psicologo infantile per ottenere una diagnosi e una terapia per ciascun caso specifico.