Palloncino gastrico
Che cosa è il palloncino intragastrico?
Il palloncino intragastrico è un dispositivo di silicone a forma sferica che viene introdotto nello stomaco dei pazienti con un grado significativo di obesità, soprattutto in coloro che soffrono di obesità morbigena.
È la soluzione più efficace per combattere l'obesità senza intervento chirurgico.
Perché viene eseguito?
Il palloncino intragastrico è indicato per i pazienti obesi di età compresa tra i 18 e i 60 anni, con un indice di massa corporea tra 30 e 40 kg. Grazie al palloncino intragastrico, è più facile per il paziente mantenere una dieta mirata al dimagrimento, poiché la tecnica aiuta a ridurre l'assunzione di alimenti. È particolarmente adatta per coloro che soffrono di obesità e hanno già provato a perdere peso attraverso altri mezzi con scarso esito.
In che consiste?
Il trattamento con palloncino intragastrico è composto da diverse fasi. In primo luogo vi è una valutazione iniziale in cui si considera la storia medica del paziente e studi complementari. Il pallone intragastrico viene introdotto per via endoscopica ed è riempito di siero fino a raggiungere il volume di una palla. In questo modo, occupa uno spazio notevole nello stomaco, e quindi provoca un senso di sazietà nel paziente con conseguente diminuzione della fame.
Preparazione per il palloncino intragastrico
Prima di posizionare il palloncino intragastrico si calcola il metabolismo basale, l'indice di massa corporea e i valori consigliati di grasso, massa muscolare e acqua. In base ai risultati ottenuti, il medico elaborerà una dieta personalizzata. Durante le 48 ore precedenti il trattamento il paziente deve seguire una dieta speciale e prendere il farmaco indicato.
Cura dopo l'intervento
Durante i primi giorni di adattamento del palloncino intragastrico viene effettuata una transizione da una dieta liquida ad una solida ipocalorica, adattata ad ogni paziente e alla situazione.
Il pallone intragastrico da solo non porta a perdita di peso, ma è necessario che il paziente continui a eseguire controlli periodici e condurre una dieta sana. Di solito viene ritirato dopo sei mesi, che è il tempo massimo indicato. Una volta ritirato, il paziente continua con un follow-up medico multidisciplinare per consolidare le abitudini alimentari sane.