Pubalgia (Ernia dello sportivo)

Creato: 13/04/2024

Che cos’è la pubalgia?

La pubalgia, nota come ernia dello sportivo, è una lesione comune tra chi pratica sport quotidianamente. Questa patologia si manifesta con dolori al pube e in diverse zone muscolari dell’inguine.

Prognosi della pubalgia

Una lesione di pubalgia può durare fino a otto settimane, variando a seconda del momento in cui è stata diagnosticata. Il prolungarsi della patologia, di solito, è dovuto al fatto che il paziente non si rivolge immediatamente a uno specialista, sperando che il dolore possa migliorare in pochi giorni.

È importante trattare tempestivamente la pubalgia perché, in fasi più avanzate, questa patologia provoca dolore anche se si sta a riposo e a letto.

Sintomi della pubalgia

I sintomi della pubalgia possono variare e di solito aumentare con il passare dei giorni, irradiandosi nel muscolo. Il dolore si concentra principalmente nella zona dell’inguine o nella parte bassa dell’addome.

  • In una prima fase, i dolori compaiono solitamente dopo un allenamento o alla fine di un’attività fisica intensa;
  • In seguito, si incomincia ad avvertire dolore durante l’attività fisica;
  • Infine, il dolore compare pochi istanti dopo aver iniziato un’attività fisica, impendendo all’individuo di potarla a termine;
  • Il dolore è costante, persino a riposo, cosa che impedisce di fare anche dei semplici movimenti.

Quali sono le cause della pubalgia?

Vi sono diverse cause che possono provocare una pubalgia. In linea di massima possiamo dividerle in due classi di fattori:

Fattori intrinseci: quelli collegati alle caratteristiche specifiche di ciascun individuo, a seconda della sua anatomia.

Fattori estrinseci: questi possono essere micro traumi ripetuti, sovraccarichi muscolari causati da uno sforzo eccessivo, bassa qualità del terreno sportivo, e così via.

Si può prevenire?

La miglior prevenzione è sempre fare un ottimo riscaldamento prima di compiere qualsiasi sforzo fisico. In questo modo si possono evitare mosse false o movimenti che possono provocare delle lesioni. Tra gli altri accorgimenti che si possono seguire, vi sono i seguenti:

  • Esercizi che rinforzino la muscolatura responsabile della stabilità dell’anca;
  • Dosare bene il carico di lavoro. È importante riposarsi nel momento in cui si notano dei fastidi;
  • Lavoro isometrico di adduttori e abduttori, di muscoli obliqui e addominali;
  • Esercizi di potenziamento muscolare degli abduttori, adduttori e muscoli addominali.

Trattamenti per la pubalgia

Al fine di ottenere un recupero veloce, è importante che la patologia venga individuata per tempo e che la diagnosi venga eseguita correttamente. In caso contrario, la medicina convenzionale può ritardare la diagnosi e trattare la patologia solo con il riposo e gli analgesici, che a lungo andare possono essere dannosi.

Il trattamento più comune di solito è:

  • Riposo
  • Antinfiammatori per diminuire il dolore e l’infiammazione
  • Tecniche di elettroterapia (magnetoterapia, laser)
  • Mesoterapia di adduttori e addominali
  • Riscaldamenti specifici per evitare che la patologia diventi cronica
  • In alcuni casi è necessario un trattamento chirurgico, al fine di ridurre la pressione sul pube di addominali e adduttori

Quale specialista può trattarla?

Lo specialista in grado di trattare la pubalgia è l’Osteopata o il Fisioterapista e, nei casi più gravi, il Chirurgo.