Angioplastica coronarica: sai di che cosa si tratta?

Angioplastica coronarica: sai di che cosa si tratta?

Editato da: Sharon Campolongo il 18/09/2023

Quando le arterie coronariche si ostruiscono parzialmente o totalmente, può essere necessario ricorrere ad un intervento di angioplastica coronarica, una tecnica mininvasiva impiegata per allargare il lume delle arterie e ripristinare un normale flusso di sangue al loro interno. Scopriamo di più nel seguente articolo

Angioplastica o stent?

È bene chiarire questo concetto: durante un intervento di angioplastica si posizionano uno o più stent. Lo stent è una protesi metallica che funge da impalcatura impiantata all’interno dell’arteria al fine di mantenerla aperta nel tempo.

Perché si ricorre a un intervento di angioplastica?

Si impiega l’angioplastica quando un paziente presenta:

  • Angina pectoris: patologia che si manifesta con un dolore al petto intenso, tipicamente durante gli sforzi fisici, che è espressione della malattia coronarica causata nella maggior parte dei casi da placche aterosclerotiche che ostruiscono le arterie e riducono il flusso di sangue al loto interno;
  • Infarto miocardico: viene ripristinato il flusso sanguigno lungo un’arteria completamente bloccata a causa di una trombosi.

pagine di un libro che formano un cuore

In che cosa consiste l'intervento?

Bisogna realizzare la procedura in una sala operatoria dotata di apparecchi a raggi X che consento al medico di monitorare l’intervento su uno schermo.

L’angioplastica si esegue in anestesia locale e ha una durata che può variare dai 30 minuti a qualche ora.

In seguito all’anestesia, il chirurgo inserisce un tubicino guida e un catetere in un’arteria, il quale giunto nella zona di ostruzione è possibile rilasciare il liquido di contrasto. Quest’ultimo consente di identificare l’esatta posizione dell’ostruzione e la sua entità.

A questo punto, il palloncino viene gonfiato e sgonfiato ripetutamente per allargare l’arteria e posizionare lo stent.

Prima di rimuovere il catetere e il tubicino guida, si controlla il flusso sanguigno dell’arteria.

Ci sono norme di preparazione?

Generalmente, in questo tipo di intervento il paziente si deve presentare a digiuno da almeno 6-8 ore.

Inoltre, se il paziente sta seguendo un trattamento farmacologico, è possibile che debba sospenderlo qualche giorno prima l’intervento.

              Quanto è dolorosa l’angioplastica?

Questa procedura non provoca dolore.

Un leggero dolore al petto potrebbe verificarsi durante le fasi di gonfiamento del palloncino; mentre quando il catetere si muove lungo l’arteria potrebbe causare aritmie cardiache.

Com’è il recupero post-intervento?

Di solito il paziente deve rimanere ricoverato per una notte, poiché è importante che venga mantenuto sotto controllo per evitare l’insorgenza di trombi.

Il paziente inoltre deve evitare non solo di lavare la zona dell’incisione durante una settimana, ma anche di svolgere attività fisiche pesanti.

È bene ricordare al paziente che l’angioplastica coronarica migliora i sintomi dell’angina pectoris ma non cura la malattia coronarica. Pertanto, si consiglia di adottare uno stile di vita sano e assumere i farmaci prescritti dallo specialista.

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