Ansia da Coronavirus: la paura può essere dannosa!

Ansia da Coronavirus: la paura può essere dannosa!

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Marta Buonomano il 23/03/2020

I recenti avvenimenti che si stanno producendo in tutto il mondo stanno destando panico e paura nella popolazione. Il Coronavirus, o COVID-19, ci sta facendo sentire sempre più vulnerabili ed insicuri, ma la paura, se non gestita con raziocinio, può portare a gravi conseguenze.

Che cos’è la paura?

La paura è uno stato caratterizzato da un elevato livello di stress alla percezione di rischi, è un’emozione che ci spinge a difenderci, che si scatena quando le regole sociali a cui facciamo abitualmente riferimento si “rompono” e ci fanno sentire non all’altezza di gestirne le conseguenze. In genere, questo sentimento nasce da fenomeni improvvisi, impressionanti, che non conosciamo: un esempio lampante è quello del Coronavirus, che giorno dopo giorno sta portando la popolazione italiana al panico, sollevando l’indignazione pubblica.

Coronavirus: perché si ha così tanta paura?

L’Italia è il secondo Paese al mondo per il numero di persone affette dal COVID-19. Questo virus sta avendo un violento impatto sulla nostra quotidianità, obbligandoci a posticipare o annullare numerosi eventi (minori o importanti) e a cambiare il nostro stile di vita. Le notizie talvolta contraddittorie, la continua evoluzione di una situazione non totalmente chiara e le misure preventive sempre più restrittive che vengono assunte stanno portando ad un’alterazione estrema della percezione di salute e benessere, dando origine a un mix di ipocondria e “ansia da untori”.

I mezzi di comunicazione sono fonte di informazione o anche di paura?

L’informazione da sempre tende ad enfatizzare alcuni eventi rispetto ad altri. Nel caso del Coronavirus, ogni giorno viene messo in evidenza il nuovo numero di contagi e decessi e le difficoltà che si stanno incontrando per contenere la situazione, dando invece poco spazio ai pazienti guariti o ai risultati ottenuti. In questo modo il quadro attuale diventa non solo un’emergenza sanitaria, ma anche un’epidemia di insicurezza che si estende a macchia d’olio, spesso anche a causa di notizie parziali o non vere che portano inevitabilmente ad avere sfiducia nei confronti di altre persone o addirittura delle Istituzioni.

Come affrontare la situazione, viste anche le nuove misure di sicurezza?

Secondo il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi è fondamentale aiutare i cittadini ad evitare due grandi errori: sopravvalutare e sottovalutare la situazione.

Da un lato, il panico collettivo può causare stress, ansia e comportamenti irrazionali che di conseguenza ci portano ad ignorare i dati oggettivi o a commettere azioni rischiose: basti pensare all’assalto ai supermercati avvenuto nelle scorse ore nonostante fosse stato assicurato dalle Istituzioni che il rifornimento di beni alimentari sarebbe stato sempre garantito e che i supermercati non sarebbero stati chiusi, mantenendo l’orario lavorativo standard.

D’altra parte, invece, sminuire la situazione e andare contro alle raccomandazioni e alle norme emanate dalle Istituzioni non porterà alcun miglioramento alla situazione globale: per contenere adeguatamente il contagio è necessario apportare delle modifiche temporanee al proprio stile di vita, evitando i contatti e luoghi affollati a meno che non sia strettamente necessario.

L’unione fa la forza!

In questo momento, bisogna pensare non solo al benessere individuale ma anche a quello collettivo: la collaborazione rappresenta un punto di forza che non deve essere preso alla leggera. È fondamentale quindi equilibrare le emozioni ragionando sui dati effettivi emanati dagli enti governativi e seguire le disposizioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Non dimentichiamo inoltre che le regole sociali sono un prodotto umano e che come tali sono migliorabili ma anche distruggibili: siamo noi ad averne il controllo, non facciamoci sopraffare dalla paura!

Coronavirus: alcune cose da sapere

  • Il virus si può trasmettere da persona a persona attraverso il contatto diretto, la saliva (tosse e starnuti), le mani, la bocca, il naso e gli occhi;
  • La mascherina chirurgica (senza filtro) non protegge dal coronavirus, ma evita la sua trasmissione nel caso si sia infetti: il suo utilizzo è quindi utile solamente nel caso in cui si sospetti di essere malati o se si presta assistenza a persone malate;
  • Gli animali da compagnia non trasmettono il Coronavirus;
  • Per proteggersi dal contagio è necessario seguire le norme igieniche emanate dalla OMS, tra cui lavarsi spesso ed accuratamente le mani per almeno 60 secondi;
  • Il tampone non deve essere richiesto in caso di mancanza di sintomi;
  • Le donne in gravidanza non presentano un rischio maggiore di contrarre il virus, ma devono comunque attenersi alle regole preventive;
  • Il virus non si trasmette per via alimentare, ma è comunque fondamentale rispettare le pratiche igieniche durante la manipolazione degli alimenti;
  • Se si ha il sospetto di Coronavirus, non bisogna recarsi al Pronto Soccorso né agli studi medici, ma chiamare il proprio medico curante, il numero verde regionale o richiedere un consulto tramite Telemedicina.
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