Awake Surgery: tecnica innovativa nella cura dei tumori maligni del cervello
Autore:Il nostro esperto in Neurochirurgia a Catania, il Dott. Fabio Barone, ci parla dell’Awake Surgery, una tecnica innovativa per curare i tumori cerebrali maligni
Tumori cerebrali maligni: di cosa si tratta?
Quando all’interno del cervello si sviluppa rapidamente un tipo di tessuto che tende ad infiltrare quello adiacente provocandone un’alterazione della struttura, si parla di “glioma” cerebrale: questa massa neoplastica comporta la perdita di funzioni importanti in chi ne è affetto, nel peggiore dei casi un incremento della pressione cranica che può condurre alla morte.
Sono dei tumori molto comuni?
Di regola questi tumori appartengono alla categoria dei tumori rari ma purtroppo il loro tasso d’incidenza sta in questi ultimi anni registrando una maggiore diffusione soprattutto tra i giovani. In passato, insorgevano soprattutto in pazienti over 65, mentre oggi vengono registrati anche nei trentenni: questo è un dato allarmante, probabilmente dovuto ad uno stile di vita meno salutare di un tempo e soprattutto all’utilizzo di pesticidi che, inconsapevolmente, possono essere ritrovati anche all’interno di alimenti di tipo vegetale.
È possibile prevenire i tumori cerebrali maligni?
Più che di prevenzione o di diagnosi precoce, nel caso dei tumori cerebrali si dovrebbe parlare di “terapia precoce”: al giorno d’oggi, infatti, non esiste una maniera vera e propria per attuare una prevenzione efficace di queste patologie; è possibile però evitarne la trasformazione in forme più maligne e infiltranti attraverso un trattamento chirurgico quanto più possibile radicale e precoce quando vengono fortunatamente diagnosticati in una fase di minore aggressività.
Chirurgia per i tumori cerebrali maligni: quali sono le ultime novità?
Senza dubbio, l’Awake Surgery (o chirurgia da sveglio) rappresenta un’importante evoluzione tecnologica nel trattamento di queste patologie. Questa tecnica è indicata specificatamente in caso di gliomi, vale a dire neoplasie infiltranti, o altri tumori che si sviluppano dentro il cervello e localizzati in zone particolari, in grado di compromettere la funzione visiva, linguistica o del movimento. La chirurgia da sveglio ci consente di asportare la lesione nella massima quantità possibile intaccando il meno possibile la qualità delle funzioni cerebrali. Il paziente viene addormentato con anestesia generale e, dopo aver rimosso la teca cranica, viene risvegliato per interfacciarsi con un logopedista o un neuropsicologo che lo sottoporrà a degli specifici test durante la rimozione chirurgica del tumore: sarà proprio il paziente guidare la mano del neurochirurgo, consentendogli di riconoscere tempestivamente, attraverso la stimolazione elettrica delle aree adiacenti alla lesione, eventuali deficit e preservando le zone sane.
In quali casi è sconsigliato sottoporre il paziente all’intervento chirurgico?
Si sconsiglia l’intervento chirurgico qualora ad esempio il tumore fosse presente contemporaneamente in aree distanti ed estese del cervello (multicentrico e gliomatosi). Se la chirurgia non è indicata, dopo aver ottenuto una diagnosi istologica mediante una biopsia, il paziente potrà essere affidato all’oncologo che determinerà la terapia successiva.