Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO): cosa fare?

Pubblicato il: 10/01/2024 Editato da: Sharon Campolongo il 10/01/2024

La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, conosciuta anche come BPCO, è una patologia respiratoria cronica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Questa condizione è caratterizzata da una progressiva ostruzione delle vie aeree, rendendo più difficile ai pazienti respirare

Che cos’è la broncopneumopatia cronica ostruttiva?

Si tratta di una malattia respiratoria complessa che interessa i bronchi riducendo la funzionalità polmonare.

Si caratterizza dalla presenza della bronchite cronica, ovvero una condizione infiammatoria della mucosa bronchiale.

La BPCO ha molteplici cause, ma generalmente è provocata dal tabagismo, dato che il fumo irrita costantemente i bronchi.

Altre cause della BPCO includono:

  • Inquinamento
  • Esposizione a sostanze tossiche di origine industriale
  • Deficit di Alfa-1-Antitripsina

    ragazzo che respira all'aria aperta

Come si manifesta?

Tra la sintomatologia che caratterizza la BPCO si trova:

  • Tosse persistente
  • Dolore durante la deglutizione
  • Dispnea
  • Respiro sibilante
  • Produzione eccessiva di muco
  • Fiato corto
  • Febbre
  • Dolori articolari
  • Faringite
  • Brividi di freddo
  • Raucedine
  • Oppressione al torace
  • Disturbi del sonno
  • Debolezza

A quali esami sottoporsi per avere una corretta diagnosi?

Per ottenere una corretta diagnosi il paziente deve sottoporsi ad alcuni esami con lo scopo di escludere altre patologie come:

  • Esami del sangue: si utilizzano per la ricerca di stati infettivi e per la conta leucocitaria;
  • Radiografia del Torace: si impiega per valutare se ci sono segni di infezioni più estese come la polmonite;
  • Esami di coltura sull’espettorato;
  • Spirometria: si usa per misurare la quantità di aria che si immette nei polmoni;
  • Test di provocazione bronchiale: attraverso cui è possibile misurare l’ossido nitrico presente nell’aria espirata;
  • TAC: serve per individuare eventuali anomalie dei polmoni e delle vie aeree;
  • Emogasanalisi: consente di misurare la quantità di ossigeno trasferita ai polmoni, il pH del sangue e l’eliminazione di anidride carbonica.

Quali trattamenti vengono impiegati?

Prima di tutto, è necessario abolire il fumo in maniera totale. Infatti, smettere di fumare consente di frenare la progressione dei danni ed evitare la riacutizzazione.

Successivamente, si possono impiegare diversi trattamenti come:

  • Broncodilatatori
  • Corticosteroidi
  • Teofillina
  • Antibiotici
  • Ossigenoterapia
  • Riabilitazione polmonare
Pneumologia e Malattie Respiratorie a Roma

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