Chirurgia dell’elastofibroma sottoscapolare

Chirurgia dell’elastofibroma sottoscapolare

Editato da: Monica Fato il 09/03/2022

L’elastofibroma sottoscapolare è una forma tumorale benigna, che può generare dolore nella zona tra la scapola e la spalla. Il Prof. Stefano Margaritora, Specialista in Chirurgia Toracica, ci spiega come viene diagnosticato ed il ruolo chiave della chirurgia

Elastofibroma sottoscapolare: sviluppo e conseguenze

L’elastofibroma sottoscapolare è un tumore benigno, che si sviluppa a partire dalla fascia toracica. Tipicamente, cresce al di sotto della scapola con un aumento dimensionale, in genere piuttosto lento, ma costante. Nel 30% dei casi l’elastofibroma è bilaterale.
La variante maligna “fibrosarcoma” è fortunatamente assai rara. 
Nel tempo la sua crescita causa un movimento innaturale della scapola, sotto la quale il tumore tende a “lussarsi” ogni volta che si fa un movimento in avanti con il braccio. La cosa può provocare dolore sia nella regione della scapola che della spalla e, con il tempo, delle tendiniti dei muscoli che vanno ad inserirsi sulla scapola.

Come avviene la diagnosi?

Un esame clinico ed un’ecografia della parete toracica, se eseguiti da mani esperte, sono più che sufficienti per la diagnosi.

Il ruolo risolutivo della chirurgia

Essendo una forma tumorale l’unica cura possibile è la sua asportazione chirurgica. Si tratta di un intervento che si esegue in Centri di esperienza ed in anestesia generale, data la sede profonda della lesione. L’intervento chirurgico dura circa 60 minuti e prevede un unico giorno di ricovero.
Non è necessaria una fisioterapia postoperatoria, dato che non si sezionano né muscoli né tendini durante l’intervento.

 

Chirurgia Toracica a Roma