Il trattamento delle patologie valvolari cardiache può essere eseguito con approcci mini-invasivi che, riducendo in vario modo l’aggressività dell’atto chirurgico, accelerano il recupero post-operatorio. Ce ne parla il Dott. Piergiorgio Bruno, Cardiochirurgo a Roma
Quali vantaggi offre la chirurgia valvolare mininvasiva rispetto alle procedure tradizionali?
La chirurgia valvolare mininvasiva prevede l’esecuzione di piccole incisioni cutanee, evita l’apertura dello sterno e viene eseguita grazie ad uno strumentario dedicato che prevede anche il ricorso a tecnologie endoscopiche o robotiche.
Le incisioni più piccole e la preservazione dell’integrità sternale, oltre ad un evidente vantaggio estetico, portano ad una riduzione del dolore post-operatorio, ad un rapido recupero della funzione respiratoria, a minor rischio di sanguinamento e trasfusioni, in definitiva, ad un più rapido recupero postoperatorio.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Chirurgia riparativa delle valvole: la scelta migliore per la cura
Quali sono le patologie valvolari che possono essere trattate con la chirurgia valvolare mininvasiva?
Praticamente tutte le patologie valvolari possono essere trattate con approccio mini-invasivo.
Il tipo di approccio scelto dal chirurgo dipenderà dalla specifica valvola malata:
- in caso di insufficienza o stenosi valvolare mitralica si opterà per un accesso toracotomico destro al V spazio intercostale (una piccola incisione cutanea al di sotto del capezzolo destro);
- in caso, invece, di stenosi o insufficienza valvolare aortica si sceglierà o un accesso toracotomico destro al II spazio intercostale (cioè al di sotto della clavicola destra) o un accesso sternotomico alto (in questo caso una piccola porzione dello sterno viene aperta).
Sarà il chirurgo a scegliere, caso per caso, il miglior tipo di approccio e a condividere questa scelta col paziente.
Come si esegue un intervento di chirurgia valvolare mininvasiva?
L’intervento di chirurgia valvolare mininvasiva viene eseguito utilizzando tecniche avanzate e strumenti dedicati che permettono di ridurre al minimo l'entità delle incisioni chirurgiche. Date le piccolissime dimensioni dell’accesso chirurgico, la procedura deve avvalersi di telecamere e fonti luminose che vengono inserite all’interno del torace del paziente e che permettono al chirurgo di vedere la valvola e poterla riparare.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Chirurgia riparativa della valvola aortica: perché preferirla alla protesi?