Cos'è il Pectus Excavatum e che sintomi presenta?

Autore: Dott. Diego Gavezzoli
Pubblicato: | Aggiornato: 26/07/2023
Editor: Sharon Campolongo

Per pectus excavatum si intende una malformazione della parete toracica anteriore. Questa condizione si presenta soprattutto nei bambini e negli adolescenti, e la sua causa precisa è ancora sconosciuta. Approfondiamo questo tema nel seguente articolo

Che cos’è il pectus excavatum e come si manifesta?

Il pectus excavatum è una deformità della parete toracica anteriore in cui lo sterno si spinge verso l'interno, creando una concavità nel torace.

Questa condizione si può verificare fin dalla nascita o svilupparsi durante la crescita.

La sintomatologia più frequente include:

  • depressione evidente o una "cavità" nel petto;
  • deformità estetica visibile;
  • difficoltà respiratorie o problemi cardiaci dovuti alla compressione degli organi toracici.

modellino di una cassa toracica

Chi dovrebbe essere trattato per questa condizione?

Generalmente, i pazienti con pectus excavatum che cercano un trattamento sono quelli sono principalmente preoccupati per l'aspetto estetico.

Tuttavia, il trattamento dovrebbe essere considerato solo se il difetto provoca problemi sociali, professionali o compromette la funzionalità respiratoria o cardiaca in modo significativo.

Alcuni individui potrebbero evitare attività come nuotare o cambiarsi in presenza di amici dovuto all'imbarazzo causato dalla deformità.

Quali tipologie di trattamenti sono disponibili?

La terapia del pectus excavatum può essere conservativa oppure chirurgica, in base alla gravità della condizione e dei sintomi associati.

Il trattamento conservativo consiste nell'utilizzo di un dispositivo a vuoto che viene applicato per sollevare lo sterno durante il tempo. Questo metodo richiede generalmente da 1 a 2 anni per ottenere un corretto allineamento dello sterno. Nel caso in cui il trattamento conservativo non sia efficace, si può considerare l'opzione chirurgica.

La chirurgia per il pectus excavatum può essere eseguita utilizzando diverse tecniche:

  • la tecnica classica, conosciuta come procedura di Ravitch, consiste nella rimozione delle cartilagini costali deformate per correggere la deformità dello sterno;
  • la tecnica chirurgica mininvasiva chiamata procedura Nuss, che coinvolge l'inserimento di una barra retrosternale sotto lo sterno per sollevarlo. Questa barra viene lasciata in posizione per 2 o 3 anni e successivamente rimossa. La tecnica Nuss ha un alto tasso di successo, intorno al 95%, e rappresenta un'alternativa meno invasiva rispetto alla procedura classica.

Dott. Diego Gavezzoli
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