Difficoltà relazionali: in cosa consistono e come affrontarle!

Pubblicato il: 03/04/2023 Editato da: Alice Cattelan il 04/10/2023

Difficoltà relazionali è un termine ombrello che indica la difficoltà nel trovare un equilibrio all'interno di una relazione. Ne parliamo in questo articolo con la Dott.ssa Nicoletta Caputi, specialista in Piscologia, Psicoterapia e Neuropsicologia a Roma

In cosa consistono le difficoltà relazionali?

Il termine difficoltà relazionali indica la difficoltà nel trovare un equilibrio all'interno di una relazione. Le relazioni sono infatti soggette a cambiamenti legati al fisiologico ciclo di vita (matrimonio, nascita di un figlio, separazione, lutto) o ad eventi traumatici.

Non tutti gli eventi di vita, siano essi positivi o negativi, portano all'insorgenza di una difficoltà relazionale, ma questa può manifestarsi quando viene avvertito un disequilibrio nelle relazioni.

In quali contesti possono manifestarsi le difficoltà relazionali?

Possono riguardare diverse fasce di età, coinvolgendo bambini, adolescenti, adulti o anziani e si possono esprimere in diversi contesti:

  • Nella relazione familiare possono manifestarsi come difficoltà nell'interazione con i genitori, i fratelli o i figli, tramite sentimenti legati al non sentirsi riconosciuti o visibili all'interno della relazione;
  • Nella coppia con difficoltà nel comunicare con il partner, nella sfera sessuale, mediante tradimenti, nell'iper dedicarsi al lavoro o ad attività fuori casa;
  • Nell'ambito sociale possono riguardare difficoltà nell'interagire con un gruppo di pari (a scuola, a lavoro, nelle amicizie), nell'insorgere di un senso di vergogna o di colpa, nel percepire giudizio eccessivo che limita la libertà nella relazione, isolamento sociale.

     

Possono manifestarsi anche mediante sintomi fisici, quali:

Come si possono trattare le difficoltà relazionali?

I colloqui con uno psicoterapeuta e, se necessario, una valutazione psicodiagnostica, possono orientare lo specialista verso una corretta diagnosi e presa in carico che potrebbe coinvolgere anche altri specialisti (es. psichiatra). Non trattare le difficoltà relazionali può condurre infatti a disturbi più gravi, come disturbi dell'umore e disturbi d'ansia.

Può essere importante lavorare sull'autostima e sul senso di autoefficacia per relazionarsi con gli altri in modo autentico e non ingannevole. Infatti, autoingannarsi e presentarsi all'altro mediante una maschera può essere una modalità di difesa appresa in un contesto che non favorisce una crescita individuale, cercando nell'altro continue conferme che possono portare ad una dipendenza affettiva.

Entrare in contatto con le parti autentiche di Sé è ciò che consente l'instaurarsi di una relazione intima con l'altro evitando di strutturare relazioni sulla base di bugie protettive, le quali rischiano di diventare ferite nei rapporti intimi.

Come agisce l’intervento sistemico-relazionale?

L'intervento sistemico-relazionale è indirizzato al riconoscimento delle proprie emozioni e al comunicare in modo esplicito i propri bisogni nei diversi contesti di vita. Il ripercorrere la storia relazionale e familiare dell'individuo è utile a comprendere quali sono le dinamiche relazionali di ciascuno e ad individuare eventuali comportamenti derivanti da precedenti relazioni disfunzionali, che possono riproporsi in modo inconsapevole.

Psicologia a Roma

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