L’enfisema polmonare è una malattia che si caratterizza per la dilatazione degli spazi aerei al livello degli alveoli polmonari. Questa dilatazione può avvenire per due cause. Le vediamo insieme al Prof. Nicola Dardes
Quali sono le cause di un enfisema polmonare?
La prima causa dell’enfisema polmonare è l'intrappolamento dell'aria in fase espiratoria nei pazienti che hanno la bronchite cronica costruttiva. E in questo caso parliamo di enfisema centrolobulare.
L'altra causa invece è la distruzione delle pareti degli alveoli determinata dallo sbilanciamento tra gli agenti ossidativi e i sistemi antiossidanti, per cui si ha una ridotta attività dell’enzima che protegge dalla distruzione delle strutture elastiche del polmone. Questo enzima si chiama Alfa-1antitripsina.
L’enfisema polmonare è una malattia che si distingue in 2 tipi fondamentali:
- Un primo tipo è il cosiddetto enfisema da deficit assoluto di alfa 1 antitripsina, che compare in giovane età ed ha una prognosi sfavorevole, a meno che i pazienti non siano candidati al trapianto di polmone.
- L’enfisema polmonare che compare, invece, nell'età più avanzata riconosce le stesse cause della bronchite cronica ostruttiva ma il paziente ha di per sé una ridotta attività dell'alfa 1 antitripsina. Quindi c'è una distruzione delle pareti alveolari che non viene adeguatamente contrastata.
Quali sono le opzioni di trattamento disponibili per i pazienti con enfisema polmonare?
Le opzioni terapeutiche sono, anche nel caso dell’enfisema polmonare, molteplici e vanno dalla terapia farmacologica alla fisioterapia, all'ossigenoterapia, all'uso di antiossidanti ad alto dosaggio. E nelle forme particolari di enfisema cosiddetto disomogeneo si fa la riduzione di volume polmonare. Un tempo veniva fatta per via chirurgica ed era aggravata da un alto tasso di complicanze anche gravi. Attualmente si esegue per via endoscopica posizionando delle valvole endobronchiali.
Anche l’enfisema polmonare, come la bronchite cronica ostruttiva, deve essere considerato una malattia complessa. E come tale richiede, da parte del medico, il controllo di tutti gli altri elementi che la compongono. In particolare, mentre nella bronchite cronica ostruttiva una delle patologie frequentemente associate è la sindrome da apnee notturne, con tutto quello che ne consegue, nell’enfisema polmonare è molto importante la denutrizione. Infatti il paziente con enfisema polmonare è tipicamente denutrito. La denutrizione deve essere trattata perché ha un effetto negativo sulla muscolatura in genere e su quella respiratoria, con la conseguente perdita della capacità di compiere esercizio fisico. Poi nell’ enfisema polmonare è presente l’ipertensione polmonare, cioè l'aumento della pressione nel circolo polmonare, che è di per sé causa dello scompenso cardiaco.
Quali sono i sintomi dell’enfisema polmonare?
I sintomi dell’enfisema polmonare, oltre alla presenza di tosse e catarro come nella bronchite cronica, sono generalmente più tardivi e sono caratterizzati dalla comparsa di dispnea, cioè di fiato corto, generalmente ad andamento progressivamente ingravescente e difficilmente controllabile. Sono più raramente presenti le crisi di affanno a riposo, almeno nelle fasi iniziali. E, a differenza del paziente con la bronchite cronica ostruttiva che ha una precoce perdita di ossigenazione del sangue, nell’enfisema polmonare la perdita di ossigenazione del sangue è più tardiva, ma è anche più difficile da trattare. Normalmente i pazienti con la bronchite cronica ostruttiva diventano più precocemente ipercapnici, cioè accumulano più precocemente anidride carbonica nel sangue. Mentre nell'enfisema polmonare la comparsa dell’ipercapnia è tardiva ma, quando compare, è un segno prognostico estremamente sfavorevole.
Quali misure preventive possono essere adottate per rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita?
Le misure preventive sono caratterizzate, ovviamente, dalla attenzione all’esposizione al fumo di tabacco e agli agenti inquinanti. La progressione della malattia viene rallentata dalla terapia antiossidante. Devono essere utilizzati broncodilatatori per evitare la ulteriore lesione meccanica degli alveoli in fase espiratoria, con peggioramento dell’enfisema. E poi deve essere assolutamente tenuto sotto controllo lo stato nutrizionale. E deve essere tenuta sotto controllo la pressione dell’arteria polmonare, per la quale poi ci sono anche dei farmaci che sono in grado di determinarne la riduzione.
Quali sono gli sviluppi più recenti nella ricerca sull'enfisema polmonare?
Gli sviluppi più recenti fanno riferimento in particolare all'utilizzo delle valvole endobronchiali per l’enfisema disomogeneo, di cui abbiamo parlato in precedenza.