Esperti del Cuore: approfondendo la miocardite e la pericardite

Pubblicato il: 18/03/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 18/03/2024

La miocardite e la pericardite sono infiammazioni che colpiscono nel primo caso il muscolo cardiaco e nel secondo caso il pericardio, che è la membrana che avvolge il cuore. La miocardite può spesso rappresentare una complicanza di una pericardite. Esploriamo questi processi infiammatori, dalla diagnosi al trattamento, con la Dott.ssa Grazia Selvaggi

 

Cause principali

Queste infiammazioni possono avere diverse cause, le principali sono: le infezioni (più frequentemente virali tra cui anche il virus dell’HIV e quello dell’epatite C), le patologie autoimmuni, l’ipersensibilità a farmaci quali antibiotici e antipsicotici, la radioterapia e a volte possono essere senza causa. Le pericarditi inoltre possono dipendere anche da tumori e insufficienza renale.

I pazienti affetti da forme virali possono riferire una precedente malattia febbrile delle vie respiratorie superiori o una sindrome simil influenzale e possono presentare segni di naso-faringite o tonsillite virale.

cuore

Sintomi

La sintomatologia della miocardite va da uno stato asintomatico suggerito solo da reperti elettrocardiografici transitori, a forme fulminanti caratterizzate da importanti disturbi del ritmo, insufficienza cardiaca, dolore toracico e morte precoce come una ischemia acuta, questi ultimi casi più frequentemente nei giovani.

La pericardite acuta è invece caratterizzata da dolore toracico che aumenta con l’inspirazione, la tosse e la postura, un particolare rumore detto sfregamento pericardico, modificazioni dell’elettrocardiogramma, versamento pericardico e possibile tamponamento cardiaco che è dovuto alla compressione del cuore da parte del liquido contenuto all’interno del sacco pericardico.

 

Diagnosi

L’esame diagnostico di scelta è l’ecocardiogramma perché sensibile, specifico, semplice e non invasivo. La diagnosi può essere confermata dalla TAC e dalla RMN. Possono risultare utili l’isolamento del virus da feci, il lavaggio faringeo o altri fluidi corporei e la titolazione di anticorpi specifici.

È necessario monitorare regolarmente la situazione per evitare l’aggravamento dei sintomi e la degenerazione in complicanze più gravi: sfortunatamente non esistono vere e proprie misure da adottare per prevenire l’insorgenza di miocarditi e pericarditi.

 

Opzioni di trattamento

Il trattamento delle infiammazioni cardiache dipende naturalmente dall’entità dei sintomi e dalle cause scatenanti. Per curare la pericardite solitamente è prevista la somministrazione di farmaci analgesici, antinfiammatori, antibiotici e corticosteroidi e nei casi più gravi il ricorso alla pericardiocentesi. La terapia della miocardite invece prevede anche l’utilizzo di diuretici e di ace-inibitori. Se le pericarditi e le miocarditi non fossero trattate adeguatamente potrebbero influenzare la salute a lungo termine del cuore perché lo pongono a rischio di scompenso. 

 

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Follow up

È necessario dunque sottoporre i pazienti affetti ad un follow-up a lungo termine che consiste in visite, ecocardiogrammi ed esami ematochimici periodici tra cui enzimi cardiaci plasmatici ed indici di flogosi, controllo e terapia dei fattori di rischio cardiovascolari, dieta equilibrata, esercizi isotonici, astensione dal fumo e sostanze e diagnostica di eventuali deficit immunologici sottostanti.

 

Ancora oggi le miocarditi e le pericarditi sebbene siano malattie conosciute da decenni rappresentano una sfida nel campo della ricerca, della diagnostica e della terapia. Al momento l’obiettivo principale è fornire ai pazienti una valutazione completa e precisa al fine di pianificare il trattamento più appropriato.

Cardiologia a Capurso

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