I meningiomi, tumori in gran parte benigni, rappresentano una sfida unica in neurochirurgia. Originati dal rivestimento dell'encefalo e del cranio, questi tumori presentano variazioni significative nella loro presentazione clinica e rispondono a differenti approcci terapeutici. Esaminiamo con il Dott. Andrea Saladino, esperto in Neurochirurgia a Milano, questa classe di tumori cerebrali e le sfide associate al loro trattamento
Che cos’è e quante tipologie esistono?
I meningiomi sono tumori derivanti dal rivestimento dell'encefalo e del cranio. Sono, nella maggior parte dei casi, benigni, ma la loro varietà è vasta. La distinzione principale tra di loro non si basa solo sulla natura istologica, ma sulla sede in cui si sviluppano. Questa diversità di posizioni contribuisce a una vasta gamma di sintomi e complessità nel determinare l'idoneità di un intervento chirurgico.
Da che cosa sono provocati?
Le cause specifiche dell'insorgenza di meningiomi rimangono sconosciute. Tuttavia, alcuni tumori presentano recettori per gli ormoni femminili, suggerendo un possibile legame con gli ormoni. Questo potrebbe spiegare la maggiore incidenza di meningiomi nelle donne rispetto agli uomini.
Chi colpisce maggiormente e a quale età?
I meningiomi possono manifestarsi a qualsiasi età dalla terza decade in poi, ma sono più frequenti nelle donne, soprattutto dopo i 60 anni. Questa discrepanza di incidenza tra i generi solleva domande sulla relazione tra gli ormoni sessuali e lo sviluppo di questi tumori.
Segnali d’allarme e quando preoccuparsi
Non esiste un sintomo specifico per i meningiomi, poiché i disturbi segnalati dai pazienti dipendono dalla sede e dalle dimensioni del tumore. Un meningioma vicino al nervo ottico può causare deficit visivo, mentre uno alla base del cranio può manifestarsi con cambiamenti del carattere. La preoccupazione sorge quando i sintomi diventano evidenti e indicano la necessità di approfondire con esami diagnostici.
Opzioni terapeutiche
La maggior parte dei meningiomi, essendo tumori benigni a crescita lenta, non richiede sempre un trattamento immediato. La chirurgia e la radioterapia focalizzata, nota come radiochirurgia, sono le opzioni principali. Questi trattamenti possono essere utilizzati singolarmente o combinati per garantire un controllo efficace del tumore, mantenendo al contempo un'ottima qualità della vita.
Quando intervenire chirurgicamente?
L'intervento chirurgico diventa necessario quando il meningioma, indipendentemente dalle dimensioni, inizia a comprimere le strutture circostanti e provoca sintomi. Anche in assenza di disturbi specifici, può essere consigliabile l'intervento se il tumore è molto grande, causa irritazione cerebrale o continua a crescere nel tempo, come evidenziato nelle Risonanze magnetiche di controllo. La decisione di procedere con la chirurgia è sempre ponderata, considerando attentamente il bilancio tra benefici e rischi.