Fibrillazione atriale: quali sono i rischi?
Autore:La fibrillazione atriale è un’aritmia cardiaca che riguarda l’1-2% della popolazione mondiale. Vediamo insieme in questo articolo di cosa si tratta
Cos’è la fibrillazione atriale?
La fibrillazione atriale è una patologia che consiste in un’aritmia cardiaca che rende impossibile un’efficace contrazione delle cavità atriali. Questo disturbo coinvolge gli atri e le camere superiori del cuore determinandone un battito accelerato. Il ritmo cardiaco a riposo in condizioni normali è di 60-80 pulsazioni al minuto, ma in caso di fibrillazione atriale le pulsazioni aumentano esponenzialmente con una frequenza che può variare tra i 300 e i 600 battiti al minuto.
Quali sono i sintomi della fibrillazione atriale?
La fibrillazione atriale può essere asintomatica in alcuni casi, ma quando invece si manifesta presenta la seguente sintomatologia:
- Polso irregolare o anomalo
- Dolore toracico
- Debolezza
- Senso di confusione
- Palpitazioni
- Senso di tuffo al cuore
- Mancanza di respiro
- Sudorazione
- Vertigini
- Eccessivo affaticamento dopo esercizio fisico
- Episodi di ansia o paura.
Quali sono i rischi della fibrillazione atriale?
La fibrillazione atriale è un’aritmia cardiaca che si associa ad un rischio significativo, soprattutto in alcune categorie di pazienti, di fenomeni trombotici all’interno del cuore che possono complicarsi con delle embolie e causare ischemia cerebrale o ictus cerebrale ad esempio.
Questo disturbo riduce l’efficienza della pompa cardiaca e quindi può impedire al muscolo cardiaco di pompare la quantità di sangue e ossigeno necessaria a soddisfare i bisogni dell’organismo.
Quali sono i fattori di rischio della fibrillazione atriale?
Esistono dei fattori di rischio che possono contribuire all’insorgenza di fibrillazione atriale, quali:
- Alcol
- Fumo
- Sostanze tossiche, come ad esempio droghe
- Ictus precedente
- Età avanzata
- Insufficienza cardiaca
- Diabete
- Malattie vascolari
- Sesso femminile