Il gioco d’azzardo o gioco compulsivo

Il gioco d’azzardo o gioco compulsivo

Editato da: Antonietta Rizzotti il 19/04/2023

Il “gioco d’azzardo patologico”, conosciuto anche con il nome di “gioco compulsivo” o “ludopatia”, è una delle patologie più insidiose e maggiormente sottovalutate che affetta circa due milioni di persone a livello nazionale. Il Prof. Giovanni D'Attoma, esperto in Neuropsichiatria infantile in Puglia, ci parla dei principali segnali di dipendenza dal gioco

Che cos’è il gioco d’azzardo patologico?

Esistono diverse categorie che includono i giocatori d’azzardo, motivo per cui si passa da una semplice puntata al casinò piuttosto che alla slot machine o ai gratta e vinci, fino ad arrivare a espressioni patologiche in cui il soggetto manifesta una graduale perdita di consapevolezza che lo porta a giocare compulsivamente durante gran parte della sua giornata e a sprecare la maggior parte dei suoi risparmi.

Il giorno d’azzardo viene considerato patologico quando una persona manifesta un comportamento persistente e ricorrente che determina continue ricadute, condizionando la sua vita personale, sociale e lavorativa.

fiches e carte da poker

 

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHELe differenze tra dipendenze comportamentali e dipendenze da sostanze

Quali sono i principali campanelli d’allarme della dipendenza dal gioco?

I principali segnali di dipendenza dal gioco sono determinati dai seguenti comportamenti:

  • Tentativo di interrompere il gioco e di controllare il proprio comportamento e atteggiamento nei confronti dello stesso, ma senza successo;
  • Irritabilità e ansia mentre si cerca di ridurre e controllare il gioco d’azzardo;
  • Utilizzo del gioco d’azzardo come forma per sfogare i propri sensi di colpa e per sfuggire ai problemi, o altri stati d’animo negativi come la depressione;
  • Ricorso al gioco d’azzardo per ovviare alle perdite precedenti;
  • Tendenza a mentire e a negare il proprio comportamento sul gioco d’azzardo;
  • Perdita o alto rischio di perdita delle relazioni importanti (incluso il proprio lavoro);
  • Tendenza a rubare, falsificare e ad effettuare frode;
  • Richiesta di somme di denaro ad altre persone per pagare i debiti accumulati (a causa del gioco) e a risolvere la frustrante situazione finanziaria.

gioco, tavolo da gioco, carte

Durante la mia esperienza professionale ho avuto modo di trattare alcuni casi di soggetti affetti da questo disturbo. Uno dei quali è rappresentato dalla storia di Pinuccio, un noto costruttore di 72 anni.
Grazie alla sua attività imprenditoriale era riuscito a costruire una vera fortuna.

Qualche anno fa, considerandosi una persona fortunata, ha cominciato a interfacciarsi al gioco, dapprima al superenalotto poi al di gratta e vinci, e successivamente video-poker e alle scommesse, cadendo poi nella trappola del gioco d’azzardo. Amici e familiari preoccupati hanno cominciato ad andare più a fondo al problema, che inizialmente era stato totalmente sottovalutato.

Il Signor Pinuccio in pochissimo tempo si è sentito un uomo sconfitto e si è sempre chiesto perché un uomo brillante dotato di molte capacità, con una buona educazione al lavoro tramandata ai suoi figli, possa arrivare al punto di compromettere la sua vita e quella degli altri. Il paziente adesso è guarito dalla sua dipendenza dal gioco d’azzardo, utilizzando qualche farmaco e soprattutto il TMS (TRANSCRANIC MAGNETIC STIMULATION).

Ora Pinuccio è tornato a lavorare con successo.

 

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHEDisturbo Ossessivo Compulsivo: sai davvero di che cosa si tratta?

Psichiatria a Ostuni